Teramo, focolaio nel carcere di Castrogno: oltre 40 positivi al Covid tra detenuti ed agenti

Focolaio Covid nel carcere di Castrogno a Teramo. A farlo sapere il segretario provinciale del Sappe, Giuseppe Pallini.

“Dopo i primi due casi riscontrati domenica scorsa tra i detenuti ristretti presso i circuiti detentivi della media sicurezza, giovedì si è proceduto ad uno screening di tutti i detenuti ristretti presso il predetto circuito e di tutti gli operatori dell’amministrazione penitenziaria e della polizia penitenziaria, riscontrando 38 positività tra i detenuti e quattro positività tra le fila della polizia penitenziaria, che si vanno ad aggiungere alle dodici pregresse – ha detto Pallini – Tutti i detenuti del circuito comuni sono stati sottoposti alla quarantena di coorte della durata di dieci giorni mentre quelli risultati positivi sono stati isolati all’interno delle proprie stanze detentive. Da lunedì prossimo sono sospesi i vari corsi scolastici e i colloqui in presenza con familiari”.

E ancora: “Nonostante questo terremoto sanitario i detenuti sono collaborativi nell’applicazione delle misure restrittive, la situazione al momento è tranquilla ma questo non deve indurre ad abbassare la guardia poiché gli istituti sono come sempre polveriere pronte ad esplodere da un momento all’altro, a maggior ragione in questo particolare momento di pandemia”.

Per questo “il Sappe torna a sollecitare interventi urgenti da parte del DAP, affinché assegni al più presto le cinquanta unità mancanti dall’organico dei vari ruoli della polizia penitenziaria, tre educatori ed altre figure dei ruoli tecnici. Nell’immediato per la delicatissima situazione legata alla pandemia e alle sedici unità positive al covid 19, di inviare almeno quindici unità di polizia penitenziaria di rinforzo anche e sopratutto per garantire il ristoro psicofisico del restante personale che in questi mesi, con abnegazione e responsabilità hanno rinunciato alla fruizione delle ferie e dei riposi settimanali ed espletando innumerevoli ore di lavorio straordinario per garantire l’ordine e la sicurezza dell’istituto e le attività a favore dei ristretti.Alle altre Autorità, Sindaco, Prefetto, Procuratore Capo, Magistrato di Sorveglianza, Presidente della Regione Abruzzo e Onorevoli si chiede il dovuto interessamento nelle sedi opportune affinché le richieste d’aiuto da parte dell’istituto teramano non rimangano inascoltate”.

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