Un tavolo tecnico-politico congiunto tra Comune e Provincia per l’edilizia scolastica. È quanto concordato dal sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto e dal presidente della Provincia Diego Di Bonaventura, dopo una serie di contatti tra gli uffici tecnici dei due enti e l’USR. L’idea, che nasce anche alla luce dei suggerimenti forniti dell’Agenzia per la Coesione, troverà un primo momento di applicazione con un incontro convocato per mercoledì prossimo 23 ottobre nella sala giunta del Comune.
La costituzione del tavolo tecnico-politico congiunto avrà il fine di elaborare una ricognizione complessiva, volta ad una pianificazione programmata per promuovere richieste di proroga e/o differenziazione agli Enti finanziatori relativamente alle scadenze previste dalle varie linee di finanziamento delle quali sia il Comune che la Provincia hanno beneficiato o intendono beneficiare.
Va detto che la richiesta fa seguito sia ad un ordine del giorno proposto dal Consigliere comunale Maurizio Verna, ed approvato all’unanimità dal Consiglio, sia alla percezione di una esigenza di collaborazione rappresentata e suggerita dagli stessi Uffici Tecnici.
Il dialogo dei due Enti sarà inoltre finalizzato ad una ricognizione dello stato attuale dei finanziamenti in essere sui vari plessi scolastici, delle scadenze previste dai bandi, delle priorità di ciascun Ente in termini di attivazione degli interventi e degli edifici disponibili per la sistemazione provvisoria della popolazione scolastica in occasione dei lavori sul singolo plesso, oltre alla necessità di stanziare somme per l’eventuale adeguamento delle strutture individuate per renderle idonee alla tipologia di utenza.
“In merito alla convocazione di un tavolo tra amministrazione comunale e provinciale sulla programmazione dell’edilizia scolastica nella città di Teramo, ricordo che lo proposi come consigliere comunale e provinciale nelle settimane successive agli eventi sismici del gennaio 2017, proponendo di mettere attorno ad un tavolo le due amministrazioni proprietarie degli edifici, ormai conscio delle problematiche strutturali ma anche, e soprattutto, di quelle legate alla funzionalità, all’accessibilità ed alla sostenibilità degli stessi edifici scolastici teramani – dice Maurizio Verna -Cosciente anche dei possibili e cospicui finanziamenti che puntualmente sono arrivati e stanno arrivando. Il patrimonio scolastico cittadino è ormai vetusto, in diversi casi fuori norma, ma soprattutto non riesce ad essere quel luogo di formazione che le scuole attuali devono essere. In altre realtà sono un punto di riferimento, nella nostra città sono un problema nella maggior parte dei casi. Ora bisogna studiare la situazione di fatto e verificare tutte le possibilità, attraverso una progettazione urbanistica condivisa con i portatori di interessi, con l’obiettivo ad avere edifici scolastici migliori di quelli attuali. Tutto questo attraverso scelte importanti e coraggiose, che solo oggi, in questo momento storico come quello della ricostruzione post sisma e dei cospicui finanziamenti, possiamo e dobbiamo fare”.