Teramo. Mercoledì 2 ottobre si apre finalmente la caccia in Abruzzo. Purtroppo in ritardo e tra mille incertezze; ma i cacciatori abruzzesi dovranno aspettarsi ogni anno un simile calvario?
Ad affermarlo è Massimo Sordini, presidente provinciale di Arcicaccia Teramo, che esprime le sue riflessioni sulla vicenda.
“Il nuovo Assessore alla caccia, Imprudente di nome e di fatto”, sottolinea Sordini, “ha prestato orecchio a cattivi consiglieri che lo hanno convinto a fare scelte che ci hanno portato ad arrivare ad ottobre senza aver addestrato i cani e senza aver cacciato un giorno. Il Piano Faunistico Venatorio, lasciato già pronto dall’Assessore precedente, è rimasto lettera morta e il Calendario Venatorio è stato approvato in maniera tardiva, non solo con questo handicap di partenza, ma ignorando praticamente tutte le indicazioni dell’ISPRA e senza sottoporre la procedura al VINCA. In questo modo il Calendario è stato facilmente preda del ricorso presentato dagli animalisti.
In attesa del pronunciamento del TAR, l’Assessore ha fatto produrre un nuovo Calendario surreale, con due versioni, una scritta in nero, che accoglie le indicazioni ISPRA e una in rosso, valida in caso di vittoria in tribunale. Beh una cosa simile non si è mai vista e se il ricorso è arrivato puntuale sulla prima versione immaginiamoci cosa succederà con la seconda.
Noi chiediamo serietà: un Calendario approvato nei tempi fissati dalla legge, sorretto da dati scientifici, dal Piano Faunistico Venatorio e dotato di tutte le autorizzazioni necessarie. Un calendario, infine, che ci dia la certezza di andare a caccia senza essere continuamente bloccati, perdendo giornate preziose. Concludo facendo un grande in bocca al lupo a tutti i cacciatori, accompagnandolo con una richiesta: siate più corretti e lungimiranti di chi vi amministra”.