Teramo. È grande la soddisfazione del rettore dell’Università di Teramo Dino Mastrocola per l’avvio domani della campagna di vaccinazione che riguarderà le scuole e le università dei quattro capoluoghi di provincia abruzzesi. Sarà lui il primo della lista a ricevere il vaccino.
«L’inserimento del comparto universitario nella campagna di vaccinazione per il personale scolastico – ha dichiarato Mastrocola – è stata per me una sfida personale, lanciata in qualità di Presidente della CCRUA, il Comitato di coordinamento regionale delle Università abruzzesi. Per questo ringrazio l’assessore regionale alla Salute Nicoletta Verì per aver raccolto subito l’appello, il direttore generale della ASL di Teramo Maurizio Di Giosia e il direttore sanitario e referente regionale per le vaccinazioni Maurizio Brucchi con il quale mi sono coordinato a livello locale per gli aspetti organizzativi. Un altro punto di soddisfazione – ha aggiunto il Rettore – è di essere riusciti, come sistema universitario regionale, ad ampliare in Abruzzo, tra le prime università in Italia, la platea dei soggetti da vaccinare. Nelle università abruzzesi, infatti, oltre al personale incardinato, potranno vaccinarsi i tirocinanti, i giovani ricercatori, i dottorandi e il personale precario».
«La campagna vaccinale – ha continuato Mastrocola – ha registrato una quota molto alta di adesione all’Università di Teramo. Di questo sono fiero e sono certo possa rappresentare un buon esempio per l’intera popolazione della nostra provincia. Adesso possiamo guardare con maggiore ottimismo alla ripresa in presenza e a pieno regime di tutte le attività universitarie, sempre nel pieno rispetto delle norme di sicurezza che continueremo ad adottare con rigore. Il contatto diretto con i nostri studenti rimane una condizione necessaria per svolgere appieno la nostra missione di alta formazione scientifica ma anche di costruzione delle coscienze di quelli che saranno, oggi più che mai, i protagonisti del nostro futuro. Come ci ha ricordato la senatrice Liliana Segre, alla quale esprimo riconoscenza e solidarietà per i vili attacchi subiti – ha concluso il Rettore – “dobbiamo avere paura della malattia e non del vaccino”».