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Teramo, al Delfico assemblea di istituto sull’elezione del Presidente della Repubblica

Teramo. Presso l’aula magna del Liceo Scientifico Delfico si è svolta stamattina un’assemblea d’istituto, organizzata dai Rappresentanti d’Istituto e della Consulta provinciale degli studenti con la Professoressa di diritto Anna Pompili, sull’elezione del Presidente della Repubblica.

Sono intervenuti come ospiti l’Avvocato Paolo Gatti, in qualità di Grande Elettore per la Regione Abruzzo nell’elezione del 2015, e la consigliera regionale Avvocato Sara Marcozzi, delegata regionale per la corrente elezione.

Gatti ha raccontato “l’emozione provata per un’esperienza unica nella vita e ha fatto sorridere gli studenti con due aneddoti riferiti a quei giorni: durante la prima votazione lui si era casualmente seduto al posto dell’On. Giulio Cesare Sottanelli, cosa assai curiosa tra più di seicento banchi, si è seduto volutamente poi anche al posto di Umberto Bossi, impegnato fuori a fumare il sigaro. Ha poi spiegato ai ragazzi le modalità di votazione e ha rivelato che gli piacerebbe che oggi venisse eletto un Presidente riformista e coraggioso, che sappia lavorare con il Governo e il Parlamento per la ripresa del Paese dopo l’emergenza sanitaria”, dice la scuola in una nota.

“La consigliera regionale Marcozzi è stata molto disponibile nel collegarsi da Roma, in una giornata per lei così impegnativa. Nel collegamento si trovava proprio davanti a Montecitorio, questo ha fatto sì che i ragazzi si sentissero davvero partecipi. Ha ringraziato gli studenti per l’invito, dichiarandosi molto favorevole a iniziative di questo genere, utili a favorire la partecipazione attiva delle nuove generazioni alla vita comunitaria. Lei ha spiegato il nuovo protocollo delle elezioni a causa del covid”.

“I rappresentanti degli studenti hanno voluto fortemente questo momento di riflessione, in una giornata così rilevante per il nostro Paese, perché parlare di politica, senza fare politica, all’interno della scuola non è solo necessario per formare futuri adulti d’Italia e d’Europa, ma anche per accrescere nei giovani la consapevolezza dell’importanza dei diritti, per cui in nostri antenati hanno combattuto e perso la vita”.