Teramo. “Due giorni fa alcuni detenuti ristretti nella Casa Circondariale teramana, si sono resi protagonisti dell’ennesima aggressione ai danni degli agenti di Polizia Penitenziaria in servizio. Armatisi coi piedi dei tavoli delle camere di pernottamento, hanno minacciato i colleghi, costretti a rinchiudersi nel loro box, al fine di evitare il peggio”.
Lo fa sapere la Segreteria Provinciale Si.N.A.P.Pe, il sindacato di Polizia penitenziaria.
“Fatto che viene ancor più evidenziato se si rileva che trattasi di un gruppo di facinorosi che già nelle scorse settimane aveva creato notevoli problemi di ordine interno presso i cortili passeggi sfociati in una violenta rissa e svariati tentativi di aggressione e minacce al personale intervenuto prontamente già in quella circostanza”.
“A loro”, continua la nota del sindacato, “va tutta la nostra solidarietà e vicinanza. All’Amministrazione invece vanno le nostre rimostranze, perché una situazione del genere, di grave pericolo, non dovrebbe accadere in uno Stato di diritto! Né tantomeno va affrontata con compromessi e pressapochismo. Il troppo permissivismo e superficialità hanno portato ad una degenerazione dell’ambiente carcerario e ad una dilagante e desolante rassegnazione di quella parte di personale di Polizia Penitenziaria che ancora crede nei valori di questa divisa”.
“Purtroppo episodi di questo genere sono all’ordine del giorno e ci si comincia a fare l’abitudine complici la scarsa sensibilità e considerazione degli organi dirigenti, intenti a creare campi sportivi palestre ed orti botanici per una rieducazione che di fatto non c’è e con queste metodologie non ci sarà mai. Lo stress accumulato dagli operatori, non solo della Polizia penitenziaria, è a livelli altissimi e si presentano in ogni dove molti casi di burnout”.
La richiesta. “Chiediamo a gran voce l’intervento del Governo, affinché gli Istituti penitenziari vengano gestiti in maniera adeguata e la sicurezza torni ad essere la priorità, a tutela dei poliziotti e nel rispetto del loro servizio”.