“L’azienda Pap continua a non rispettare i giorni di pagamento degli stipendi – scrive la Filcams Cgil in una nota – non avremmo mai voluto scrivere un comunicato stampa del genere perché sappiamo che questo significa dolore e sofferenza per chi, in questi mesi, ha continuato a lavorare negli ospedali per assicurare pasti caldi durante il Covid19.
Ma nonostante questo, nonostante la difficoltà oggettiva data dalla situazione contigente, nonostante l’attivazione anche della cassa integrazione (dovuta al calo di pasti degli ospedali e la conseguente decurtazione della retribuzione oltre al ritardo del pagamento dell’Inps) ad oggi non hanno certezza di ricevere lo stipendio, lo ricevono in notevole ritardo e nessuno sa quando lo stipendio arriva”.
Ad oggi, come denunciato dai sindacati, ci sono lavoratrici che devono percepire ancora lo stipendio di settembre, altre lo stipendio di ottobre. “Per queste ragioni ieri la procedura di raffreddamento in Prefettura si è chiusa con esito negativo – conclude a Filcams – non c’è stato altro da fare che proclamare lo sciopero il 15 dicembre”.