Alba Adriatica. Sono 145 i vessilli sparsi lungo le coste italiane e 8 all’estero: 5 nell’Unione Europea e 3 in Africa. Tra questi dieci sono in Abruzzo (tutti confermati), che fanno la regione (al pari di Marche e Romagna), con la più alta densità: una ogni 13 km di litorale.
E’ stato reso noto oggi ad Alba Adriatica, cittadina che nel 2021 ha ospitato la cosnegna ufficiale delle bandiere verdi l’elenco delle località costiere che si fregiano del riconoscimento di spiagge a misura di bambino. Presente il prof. Italo Farnetani, ordinario di pediatria e ideatore del riconoscimento, il sindaco Antonietta Casciotti e l’assessore all’ambiente Nicolino Colonnelli, oltre ad alcuni amministratori del comprensorio.
I riconoscimenti. Per quanto riguarda l’Abruzzo, sono 10 le bandiere assegnate: Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto, Pineto, Silvi, Montesilvano, Pescara, Ortona e Vasto. Tutte confermate rispetto allo scorso anno.
I criteri. Le Bandiere Verde pediatriche non prevedono auto-candidature ma vengono selezionate da uno staff di pediatri che “misurano” le spiagge che presentano caratteristiche adatte per i bambini. Dalla qualità delle acque, dai fondali bassi, ai servizi a supporto della vacanza per i più piccoli ma anche per le loro famiglie.
“Il 2022 è un anno speciale – spiega l’ideatore dell’iniziativa, il pediatra Italo Farnetani – perché segna i 15 anni delle Bandiere verdi. Tutte riconfermate quelle conferite dal 2008. Quest’anno l’unica nuova bandiera verde italiana è Marina di Caulonia (Reggio Calabria), in Spagna il vessillo è andato a Estepona, mentre una nuova bandiera verde 2022 sventola sull’altra sponda del Mediterraneo, a La Marsa in Tunisia. La Repubblica unita di Tanzania ottiene un secondo vessillo, assegnato a Kendwa, nell’Isola di Zanzibar, che si aggiunge a quello conferito nel 2020 alla spiaggia di Coco beach a Dar es Salaam. Con due bandiere verdi questa si conferma meta intercontinentale adatta ai bambini, con il consiglio dei pediatri di portare i bambini a visitare i parchi nazionali per far vedere da vicino gli animali perché è un’importante esperienza che rappresenta un grande stimolo formativo”.
In Italia dopo la Calabria che ne ha 19 e la Sicilia 18, figura la Sardegna con le sue 16 bandiere verdi. Al quarto posto ex aequo Marche e Puglia con 13. “Se si considera la percentuale delle bandiere verdi ottenute dalle singole province all’interno di ogni regione – analizza Farnetani – risulta che la provincia di Venezia fa il pieno di vessilli perché è l’unica del Veneto ad averli ottenuti, mentre in Campania il 90% sventolano in provincia di Salerno. Al terzo posto si piazza la provincia di Latina con l’80% delle bandiere verdi laziali”. Romagna, Marche e Abruzzo sono le tre regioni con la più alta densità di vessilli assegnati dai pediatri, “pertanto dai Lidi Ravennati a Vasto si ha la ‘Riviera dei bambini'”, prosegue.
Quest’anno la Cerimonia di consegna delle Bandiere verdi 2022 si svolgerà nell’ambito del 5th International workshop of Green flags – VIII Convegno nazionale delle Bandiere verdi, che si terrà il 9 luglio a Mazara del Vallo, nel Collegio dei Gesuiti. “In questa occasione – informa Farnetani – si celebrerà il XV anniversario delle bandiere verdi istituite nel 2008, con l’assegnazione di un speciale vessillo commemorativo ai primi 10 Comuni insigniti nel 2008 che sono: Cefalù, Iesolo, Lignano Sabbia d’oro, Nicotera, Ostuni, Riccione, Sabaudia, San Benedetto del Tronto, San Teodoro, Viareggio”.
Telemedicina per vacanze più sicure – All’ombra delle Bandiere verdi fioriscono i servizi per le famiglie e il mare diventa sempre più a misura di bimbi. “In 15 anni” questa ‘guida’ alle spiagge adatte ai piccoli bagnanti “ha fatto cambiare il modo di vivere il mare ai baby-italiani. Le località ora cercano il turismo familiare. E se prima bimbi ‘in ferie’ andavano a letto presto, ora vengono proposti servizi di animazione, divertimento, ed è stato sdoganato il dopocena dei piccoli. In spiaggia massima libertà nelle località ‘amiche’ e attenzione per le esigenze delle famiglie. Con una certezza: quando stanno bene i genitori, stanno bene anche i bambini”, evidenzia Farnetani.