Processo che vede imputati un pentito della ‘ndrangheta, collaboratore di giustizia, all’epoca residente nel teramano e considerato dalla Procura come il
mandante dell’agguato, e un 37enne di Silvi presunto esecutore materiale del tentato omicidio.
Ad assistere il presunto mandante gli avvocati Giuseppe Cichella e Luigi Li Gotti, mentre il presunto esecutore è difeso dall’avvocato Gennaro Lettieri. A rappresentare la parte civile l’avvocato Marco Femminella.
L’agguato ai danni di Presutti, che all’epoca viveva a Silvi,
si consumò la mattina dell’8 giugno del 2016 quando vicino casa la sua auto fu affiancata da un uomo a bordo di uno Scarabeo 125, risultato poi rubato a Pescara, che dopo aver tirato fuori la pistola esplose un colpo contro Presutti con il proiettile che si conficcò nella carrozzeria.
Un agguato di cui gli inquirenti non sono mai riusciti ad individuare il movente. Dopo l’ammissione dei mezzi di prova il processo è stato rinviato ad aprile per l’audizione dei primi testi.