I rappresentanti degli enti che hanno competenze diverse in materia, dopo un’accurata ispezione dei luoghi e dei manufatti, hanno convenuto sulla necessità di procedere alla definizione della pratica da troppo tempo rimasta sospesa per svariati motivi riconducibili non solo alle note vicende giudiziarie collegate alla ristrutturazione del fabbricato più grande e ai tempi lunghi della burocrazia, ma anche alla difficoltà di individuare una soluzione capace di superare tutte le difficoltà che si frapponevano a un intervento definitivo. “Si è trattato – ha detto il sindaco Scordella – di un incontro certamente proficuo che ci consente di sperare con fiducia alla soluzione del problema in un futuro non lontano. In tal senso è stato ribadito l’impegno a far sì che la concessione demaniale di quell’area al Comune sia almeno cinquantennale. Devo dare atto – ha evidenziato il sindaco Scordella – alla direttrice della Soprintendenza e agli altri convenuti di aver dimostrato un vivo interesse a trovare con sollecitudine modi e forme di intervento che, assicurando la tutela dei valori artistici, culturali e ambientali, siano in grado di avviare a soluzione questa che è una priorità per l’amministrazione comunale e per i cittadini”.
“In buona sostanza – ha aggiunto l’assessore Pamela Giancola – siamo stati tutti d’accordo sulla necessità di sveltire al massimo le procedure. Sarà la Soprintendenza a fare il primo passo imponendo i vincoli storico/ambientali. Il Comune – ha precisato l’assessore Giancola – subentrerà con la predisposizione di un progetto preliminare che prevederà la ristrutturazione dei manufatti, che sia compatibile con i vincoli apposti dalla Soprintendenza, per quello che sarà recuperabile, o la demolizione di alcuni di essi recuperando parti particolarmente interessanti e di pregio artistico e storico presenti negli edifici”.