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Silvi, muore carbonizzato nell’incendio di una casetta nell’ex Villaggio del Fanciullo FOTO

Un uomo di 62 anni, di origini marocchine, è morto carbonizzato questa notte dopo l’incendio verificatosi in via D’Annunzio, presso la struttura conosciuta come l’ex “villaggio del fanciullo”, dove era andata a fuoco una casetta.

L’incendio ha interessato un edificio monolocale isolato in muratura di circa 25 metri quadrati. I vigili del fuoco intervenuti hanno provveduto rapidamente a estinguere l’incendio. Durante le operazioni di smassamento della copertura crollata è stato rinvenuto dai vigili del fuoco il corpo carbonizzato di un uomo.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Silvi per gli accertamenti ed adempimenti del caso.

A seguito dell’autorizzazione del magistrato di turno, il corpo del deceduto è stato trasferito presso l’obitorio dell’Ospedale S. Liberatore di Atri. Dai riscontri dei militari, si è riusciti a risalire alla sua identità: Q.E.M., un venditore ambulante, molto stimato dai residenti del luogo. Le verifiche svolte con l’ausilio dei pompieri hanno permesso di ricostruire in modo molto verosimile la dinamica dell’incidente: l’uomo per scaldarsi dal freddo utilizzava una stufa ad olio, incautamente posizionata, però, a pochi centimetri dal giaciglio di fortuna che si era ricavato nella casetta andata a fuoco, e questa imprudenza gli è purtroppo costata cara. A quanto ricostruito, l’uomo si sarebbe accorto delle fiamme, ma con il fumo non è riuscito più a trovare la via d’uscita.

Anche la successiva ispezione cadaverica effettuata presso la camera mortuaria di Atri ha confermato la dinamica ricostruita dai carabinieri e dai vigili del fuoco, pertanto l’autorità giudiziaria ha già concesso il nulla osta alla sepoltura.