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Cronaca Teramo

Silvi, a breve una conferenza dei servizi per designare il futuro del Villaggio del Fanciullo

Silvi. Ci sarebbe una frase provocatoria alla base del fraintendimento a cui il sindaco di Silvi, Andrea Scordella, ci tiene a porre rimedio. “Qualcuno sta tentando di strumentalizzare – ha detto Scordella – una frase da me pronunciata in riferimento al persistere del blocco da parte della Soprintendenza delle attività di recupero e sistemazione dei manufatti e degli spazi dell’area del Villaggio del Fanciullo. Per non dire, poi, del gioco all’equivoco che altri stanno attuando confondendo, per ignoranza o per mala fede, il concetto di concessione demaniale con quello di proprietà”.

“Facciamo preliminarmente chiarezza sul fatto che l’intera area, con annessi fabbricati, attualmente é in concessione al Comune dal Demanio e che non é stata mai, in precedenza, di proprietà di chicchessia. La Curia vescovile di Sulmona l’aveva anch’essa in concessione e lì d’estate organizzava le colonie per bambini. Quando ho detto che, stante il persistere della incomprensibile posizione assunta dalla Soprintendenza avrei potuto anche scegliere di riconsegnare al Demanio e non ad altri la concessione dell’area, intendevo inviare un messaggio a chi di dovere che il Comune di Silvi è stanco di subire questa situazione di forzato immobilismo che sta causando le giuste rimostranze dei cittadini, che non conoscono la realtà dei fatti, e le strumentali speculazioni delle forze politiche di opposizione che sanno bene come stanno realmente le cose”.

E ancora: “L’amministrazione comunale sin dall’inizio ha preso in considerazione la possibilità di creare in quell’area un grande e attrezzato parco pubblico ed era già intervenuta per mettere ordine e fare una prima pulizia, visto lo stato di abbandono e di sporcizia in cui si trovava. In attesa di avere i nulla osta e i pareri per la ristrutturazione e messa in sicurezza dell’edificio grande, i nostri uffici tecnici hanno predisposto un progetto che prevedeva l’abbattimento con recupero delle volumetrie delle casette, diroccate e cadenti mettendo da parte il materiale di valore storico e artistico per riutilizzarlo. A questa operazione si è opposta la Soprintendenza che continua a bloccare ogni nostra iniziativa.

Per questo motivo siamo addivenuti alla determinazione di convocare nelle prossime settimane una conferenza dei servizi allargata alla Prefettura, ai Comandi provinciali di Carabinieri e Finanza per fare definitiva chiarezza sullo stato dell’arte e denunciare anche l’alta pericolosità che quelle casette rappresentano per i cittadini. Più volte, infatti, abbiamo verificato l’uso abusivo da parte di ignoti dei piccoli manufatti in disfacimento. Siamo intervenuti cercando di bloccare l’accesso con reti esterne, ma non siamo convinti che questo servirà a scoraggiare i devastatori e le abusive occupazioni. Dagli esiti della conferenza dei servizi avremo il quadro delle concrete possibilità che ci saranno offerte per dare attuazione al progetto, a cui teniamo particolarmente, di costruire in quell’area di pregio un grande parco con tanto verde, dotato di servizi e zone dedicate allo sport amatoriale e al tempo libero”.