Le indagini dirette dal pm Andrea De Feis hanno consentito di compiere alcuni passi in avanti per far luce sull’uccisione del romeno. Nel registro degli indagati è stato iscritto un uomo che come Muntianu vive (viveva) nello stabile mai ultimato e rifugio di senzatetto.
Chi ha ucciso Cristian, che viveva di elemosina e piccole elargizioni, secondo gli inquirenti lo conosceva bene. Prima sarebbe stato colpito con una bottiglia sulla testa e poi il cadavere nascosto nei piani semi-interrati sotto un cumulo di detriti.