Sant’Egidio, minacce di morte: scatta il divieto di avvicinarsi e comunicare con l’ex moglie

Sant’Egidio alla Vibrata. La fine del rapporto matrimoniale non avrebbe fatto scemare nell’uomo scene di morbosa gelosia.

 

Che spesso sconfinavano in veri e maltrattamenti verbali e aggressioni fisiche. Per giunta iniziati anche prima della separazione. Un atteggiamento violento e aggressivo che è costato ad un uomo, 45 anni, di Civitella del Tronto il divieto di avvicinamento e di comunicare con l’ex consorte.

L’applicazione della misura cautelare (del divieto di avvicinamento) è stata notificata, nelle ultime ore, dai carabinieri della stazione di Sant’Egidio alla Vibrata. Il provvedimento è stato emesso dal gip del tribunale di Teramo Marco Procaccini, in applicazione del cosiddetto “codice rosso” si richiesta del pm Enrica Medori che aveva raccolto la dettagliata informativa dei carabinieri di Sant’Egidio ai quali la donna si era rivolta.

La denuncia. La donna, stanca delle violenze e delle minacce di morte, in arrivo dall’ex marito, lo scorso mese di settembre ha denunciato tutto ai carabinieri.

Un racconta dettagliato di una situazione che le avevano generato uno stato di ansia e una concreta preoccupazione per la propria incolumità.

Infatti, in una circostanza, la vittima, raggiunta in bar dopo le minacce era stata colpita con un pugno sferrato platealmente dall’ex marito, ma in quella circostanza non aveva fatto ricorso alle cure mediche per un senso di pudore e per non esporre quelle problematiche familiari. Precedentemente, quando conviveva con il marito ed era incinta, era stata picchiata per futili motivi ovvero era stata umiliata e offesa alla presenza dei figli divenuti maggiorenni. La situazione, già grave di per se, per tutti gli anni di violenza passati, si è acuita dal 2019, dopo la separazione, ma soprattutto dopo che la donna si era accompagnata ad un altro uomo.

 

L’ordinanza. La misura cautelare impone all’uomo di restare ad una distanza minima di 500metri dalla donna, non potrà incontrarla nei luoghi da lei frequentati, oltre al divieto di comunicare con qualsiasi mezzo.

 

 

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