E’ una sorta di richiesta di aiuto, ma una sollecitazione diretta alle istituzioni (al Comune in maniera particolare), quella che arriva da Sant’Egidio alla Vibrata. Dietro c’è una storia di vita vissuta, comune a molte altre. Delle difficoltà di natura economica (che poi producono le perdita della casa), mancanza di lavoro, e la necessità di prendere un appartamento in affitto. Che però, a quanto pare, dovrà essere lasciato a breve, anche se la permanenza attuale non è delle più semplici. Ma il tema che la donna segnala, riguarda il discorso legato all’emergenza abitativa. Tutte le procedure, da parte della donna, sono state fatte, anche un contatto con l’Ater per poter avere un alloggio popolare. Tutto, però, ruota attorno alle comunicazioni da parte del Comune di Sant’Egidio alla Vibrata. E alla richiesta, ancora non esaudita, di poter fruire dell’emergenza abitativa. “Il Comune continua ad indugiare su questa situazione”, racconta, “ mentre io ho la necessità di risolvere un grave problema, visto che sono in fatto prigioniera in casa e se esco poi non posso rientrare e senza acqua”.