Roseto, si congeda l’appuntato scelto Lorenzo Marcone

Roseto degli Abruzzi. Dopo oltre 7 lustri di servizio, la compagnia dei carabinieri di Giulianova saluta l’appuntato scelto, con qualifica speciale, Lorenzo Marcone che va in pensione.

Arruolato nella benemerita negli anni ’80, originario di Atri, ha frequentato la scuola allievi carabinieri di Campobasso, dopo aver superato brillantemente il corso di formazione, ha prestato servizio:

in Emilia Romagna impiegato nei comandi di Parma e Piacenza, nel comando del 5° reggimento carabinieri “emilia-romagna” battaglione di Bologna in occasione dei Mondiali del ’90.

Nel 1991, si trovò a fronteggiare i banditi della strage del Pilastro, ove furono trucidati tre commilitoni per mano dalla nota banda della “Uno bianca”, che si resero autori, tra l’altro, di numerosi omicidi e di altrettanti gravi azioni criminali.

A San Benedetto del Tronto per circa 15 anni ha svolto servizio d’istituto e servizi di grande responsabilità, quali scorte a pentiti di varie organizzazioni malavitose in ambito nazionale ed internazionale, nonche’ a collaboratori di giustizia, per la loro tutela e sicurezza.
Rientrato in Abruzzo, al comando provinciale di teramo, impiegato nelle stazioni distaccate di Notaresco e Roseto degli Abruzzi.

Punto di riferimento per colleghi e per la popolazione, ha svolto numerose e delicate indagini che hanno portato a numerosi arresti per reati di vario genere, tra cui nell’ottobre 2010 unitamente ad altri militari, l’arresto di tre pericolosi rapinatori foggiani che avevano poco prima derubato la filiale della Banca Unicredit di roseto degli abruzzi. inoltre, numerose indagini e arresti per il contrasto all’uso e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel 2009 ha preso parte agli eventi di soccorso e vigilanza alle popolazioni de l’aquila colpite dal sisma del 6 aprile, nonche’ degli eventi contestuali al G8 de l’aquila. per tale ragione insignito dalla presidenza del Consiglio dei ministri – dipartimento della protezione civile, dell’attestato di pubblica benemerenza, a testimonianza dell’opera e dell’impegno prestati nello svolgimento di attivita’ connesse ad eventi della protezione civile.
Sempre nel 2009, in occasione dell’omicidio del giovane imprenditore Emanuele Fadani, per mano di tre rom, mentre si accingeva a raggiungere la localita’ di alba adriatica a bordo di vettura d’istituto con lampeggianti e sirena accesi, fu speronato da altra vettura di malviventi che lo fece rovinare in una scarpata, cosi’ riportando traumi permanenti.

Nel febbraio del 2017, il sindaco della citta’ di Silvi, gli conferisce un encomio per l’ammirevole capacità professionale e l’alto senso del dovere dimostrati in occasone di un intervento proprio sul territorio rivierasco di silvi marina, determinante per il positivo esito dell’intervento stesso
Ha fronteggiato tutto il periodo di emergenza sanitaria collegato al covid-19, pertanto insignito di attestazione di pubblica benemerenza insignito della Croce d’argento per lunga anzianità di servizio
militare colonna portante e trainante in questi ultimi 15 anni, trascorsi presso la stazione carabinieri di Roseto.

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