Restano solo i detriti di origine organica, come rami e tronchi. Ma quelli sono necessarie per consentire alla natura di fare il suo corso, di ricreare le dune, di favorire il lento ripascimento senza l’azione dell’uomo. I volontari dell’associazione Guide del Borsacchio e del Wwf sono però preoccupati per un altro aspetto.
Da quando è stato consentito di tornare a passeggiare sulla spiaggia per l’attività motoria, c’è chi ha riproposto vecchi comportamenti e cattive abitudini. Come portare via il legname, oppure raggiungere la riserva con mezzi o persino utilizzare i paletti che delimitano le dune per creare dei giacigli per la tintarella. E’ la forte preoccupazione di Marco Borgatti, direttore delle Guide, che in questi giorni ha diretto i piccoli gruppi di volontari nelle operazioni di pulizia del tratto costiero.
“Era doveroso ridare lustro all’area che sta guadagnando consensi”, ha sottolineato, “ed attira nuove forme di turismo sostenibile sempre più affermate e diffuse. Negli ultimi 4 anni la Riserva ha registrato oltre 18.000 presenze. Purtroppo dobbiamo segnalare che iniziano i comportamenti nefasti. Il periodo di quarantena forzato ha riportato molte specie ed esemplari protetti nella Riserva. Il famoso Fratino ha nidificato in molti punti e purtroppo la voglia di ritornare alla natura porta, anche in buona fede, a comportamenti dannosi”.
Tra i comportamenti scorretti anche portare cani senza guinzaglio. Due nidi di fratino sono stati attaccati proprio dai cani, ma per fortuna sono stati messi in salvo dai volontari e la cova è proseguita. Falò accesi sulle dune in pieno giorno, moto da cross che corrono nella notte, macchine che entrano nella riserva. Il 13 dicembre scorso è scaduto il bando per la gestione a cui l’associazione è stata l’unica a partecipare.
Una concessione non solo gratuita ma con l’assunzione perfino delle spese. Le Guide sono pronte a farsi carico del fardello ma attendono che il Comune di Roseto compia il passo.