Roseto. Il sindaco Sabatino Di Girolamo è rientrato nella serata di ieri da Makarska dove si è recato nel weekend insieme all’assessore comunale alla Cultura Carmelita Bruscia.
“E’ stata una visita piacevolissima oltre che doverosa – ha dichiarato il sindaco di ritorno a Palazzo di Città – poiché questo gemellaggio, siglato nel 1980, si appresta a compiere il quarantesimo compleanno. Mi ha fatto piacere ricambiare la visita fatta lo scorso anno a Roseto dal sindaco croato Jure Brkan che insieme alla sua comunità ci ha accolto con generosità e con uno spirito di festa che ci ha commosso. Sono stato molto colpito dalla calorosa ospitalità riservataci dal sindaco con il quale abbiamo avuto modo di gettare le basi per la crescita di future collaborazioni, e di condividere esperienze amministrative”.
“Al sindaco di Makarska – ha spiegato il primo cittadino rosetano – ho voluto donare un quadro del ‘nostro’ Riccardo Celommi su cui è raffigurata la spiaggia di Roseto. Una tela che il primo cittadino ha molto apprezzato ribadendo la sua volontà di affiggerlo nel suo ufficio per tenerlo esposto perennemente. Ho avuto modo di constatare di persona quante questo legame quarantennale sia irrobustito anche dalla somiglianza delle due città che hanno caratteristiche molto simili dal punto di vista economico e sociale. E’ stato infine di grande emozione il momento dell’esibizione del coro di Roseto Ars Vocalis insieme al coro della Città si Makarska, Il coro diretto dal maestro Leonzi si è infatti esibito al teatro di Makarska e poi nel corso di un conviviale durante il quale i due gruppi hanno avuto modo di confrontarsi in un’atmosfera di gioviale fratellanza. Ringrazio tutti i componenti del coro per avermi accompagnato in questa visita che mi ha arricchito molto dal punto di vista umano e amministrativo e ringrazio Yure Brkan che ci ha accolto e che mi auguro possa tornare presto a Roseto visto che tra noi è nata ormai un’amicizia che può e deve consolidarsi”.
“Questo gemellaggio – aggiunge – è nato infatti quando l’Europa era divisa, ed ha significato un ponte di dialogo che resiste granitico e si è rafforzato nonostante quei valori stessi che hanno animato la nascita dell’Europa oggi stentano a decollare. Noi in quei valori ci crediamo e con noi ci credono gli amici di Makarska. Il mio auspicio è che questi valori di pace e fratellanza possano tornare a nutrirsi perché sono l’unica leva in grado di arginare i venti dell’odio che continuano a soffiarci vicino. Venti che stanno sfociando in nuove guerre e che non rendono giustizia al valore della Memoria che teniamo in vita proprio per scongiurare la nascita di nuovi conflitti”.
“Noi abbiamo creduto che l’Adriatico fosse una culla di pace, e vogliamo credere che queste gocce di speranza arrivino fino al Mar Mediterraneo”, conclude Di Girolamo.