Ha raccontato la sua storia, racchiusa oltretutto in un libro, “La paura non perdona. Una vita sotto scorta tra Stato e Camorra”. Un uomo di coraggio. Quel coraggio che ha mostrato sin da ragazzino, quando il padre violento si accaniva nei confronti della madre.
Le mafie hanno cambiato pelle, vivono una continua metamorfosi. Hanno una organizzazione verticistica aziendale. Ha esortato gli studenti a denunciare eventuali soprusi, azioni violente, anche nei confronti dei compagni. Tutto ciò che è illegale è mafia.
La dirigente dell’Istituto Moretti, Sabrina Del Gaone, ha ribadito l’impegno della scuola al fianco del Premio Borsellino.
Leo Nodari è il papà di questo importante evento che negli anni è cresciuto, portando tra la gente molti dei personaggi che lottano contro mafia, camorra, ndrangheta. Uomini dello Stato o semplici cittadini. Dal prossimo anno ci sarà inoltre una novità per il Premio Borsellino.