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Roseto, direttiva Bolkestein: operatori balneari sul piede di guerra. Corradetti: “Nostri investimenti in fumo” NOSTRA INTERVISTA


Una vera e propria mazzata per le imprese che operano nel settore turistico, titolari di concessioni demaniali.

La direttiva Bolkestein, che il Governo italiano ha recepito sin dal 2006, a partire dal primo gennaio 2024 prevede che le concessioni tornino tutte in gara per nuove assegnazioni. 30mila imprese, il 70 per cento a conduzione familiare, rischiano di perdere tutto. Luigi Corradetti, dell’Associazione Balneari di Roseto, è preoccupato e individua anche forme di responsabilità.

Si teme l’arrivo delle multinazionali che potrebbero fare incetta di concessioni e creare un unico marchio.

La direttiva è chiara: mettere in concorrenza i concessionari, migliorare la qualità dei servizi, abbattimento dei costi per l’utente.

Ma l’arrivo di multinazionali eviterebbe il sistema concorrenziale, non è certo un aumento della qualità dei servizi e si rischia invece di ottenere un costo maggiore per il fruitore.
Tante imprese locali in questi anni hanno operato degli investimenti. Ma che fine faranno?