L’aumento della tassa di soggiorno e l’applicazione della stessa in un periodo anche più ampio, dal primo aprile al 31 ottobre, rischia di mettere in difficoltà molti posti di lavoro, soprattutto tra i giovani.
A Roseto la scelta dell’amministrazione locale, che deve essere ratificata in Consiglio con l’approvazione del bilancio di previsione, non piace. A rincarare la dose William Di Marco, capogruppo di Identità Culturale Rosetana che parla proprio di rischi di perdita di posti di lavoro per tanti stagionali. Meno turisti, meno occupazione.
Di Marco, a differenza ad esempio di Rosaria Ciancaione di Liberi Progressisti che ritiene che l’imposta possa restare ma non debba essere aumentata, ritiene che il balzello almeno per quest’anno dovesse essere sospeso.