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Roseto, contro la violenza sulle donne una mascherina col numero antiviolenza

Roseto. Da marzo a giugno 2020 il numero di richieste di aiuto, arrivate al numero verde 1522 per la violenza e lo stalking sono raddoppiate rispetto allo stesso periodo del 2019 (+119%).

Gli operatori hanno ricevuto 15.280 fra telefonate e messaggi validi, e quasi 5000 delle quali erano richieste di aiuto per violenza (4.899 chiamate pari al 32,1% del totale delle chiamate valide). Sono i dati consegnati da un recente rapporto del Sole 24 Ore che inducono a non abbassare la guardia su un fenomeno che con il lockdown non è affatto diminuito e che anzi si è rivelato con maggiore recrude-scenza. E’ per questo che la Commissione Pari Opportunità del Comune di Roseto, presieduta da Giorgiana Camplese, ha deciso con forza di ribadire il suo No alla violenza sulle donne nella Gior-nata internazionale del 25 novembre con una iniziativa che vede lavorare in tandem il Comune in-sieme alle farmacie comunali. Infatti nella giornata di mercoledì tutti gli impiegati degli sportelli comunali, le farmacie e gli assessori del Comune di Roseto indosseranno la mascherina recante il numero 1522 che è il numero antiviolenza e stalking istituito dal Dipartimento della Pari opportunità del Governo. L’iniziativa sarà rafforzata da locandine affisse sul territorio comunale.

“Oggi ancora di più – dichiara Giorgiana Camplese – nel contesto di emergenza sanitaria, la vio-lenza diventa l’esito estremo di diseguaglianze e di discriminazioni di genere che il Covid può alimentare. I dati purtroppo confermano quanto la reclusione in ambienti domestici, già segnati dal disagio, abbiano aumentato i casi di violenza. È importante ricordare questi numeri mentre stiamo vivendo la seconda ondata della pandemia che ancora una volta o impone un lavoro da casa, im-propriamente definito smart working, in convivenze forzate dalla necessità che hanno unito sfera pubblica e privata, o genera nuova disoccupazione femminile poiché sconvolge dal punto di vista occupazionale settori prevalentemente occupati da donne: ricezione, commercio, turismo, attività di assistenza e di cura della persona”.

“Molte donne perdono il lavoro e la mancanza di sicurezza economica e di una rete di relazioni le espone ancora di più al rischio della violenza. In altri casi il lavoro che continua vede compromesse le tutele mentre rischiano di crescere le discriminazioni. Ecco dunque che questa volta la Cpo intende aderire alla Giornata internazionale contro la violenza con un gesto di concretezza: merco-ledì –  conclude la presidente Cpo – noi saremo sul territorio per ricordare in silenzio, ma con la for-za iconica di una mascherina, il numero antiviolenza. Affinché resti scolpito nella memoria di tutti noi, per non dimenticare che la violenza si combatte con il cuore, la cultura e la sensibilità che dobbiamo coltivare ogni giorno”