Con l’inverno ormai alle porte, sale la preoccupazione degli abitanti a ridosso del fiume Tordino per la situazione in cui versano gli argini sia sul lato sud, nel territorio comunale di Roseto, sia a nord nella zona di Colleranesco di Giulianova.
I lavori di messa in sicurezza del letto del fiume contro il rischio di dissesto idrogeologico non sono ancora iniziati, né si conosce il nome della ditta che dovrà eseguire le opere, nonostante in un’assemblea pubblica di quasi due mesi fa voluta dall’amministrazione comunale di Roseto con la partecipazione dei tecnici della Provincia.
Fu quella l’occasione per illustrare il progetto che interesserà un tratto di fiume di circa 1700 metri con la realizzazione di nuovi argini nei punti in cui sono stati erosi dalle piene degli anni passati, e il riallineamento dell’alveo scavandolo per circa un metro e riportandolo al livello idrometrico di un tempo, visto che con i sedimenti depositati il letto si è innalzato. Si tratta di opere finanziate dalla Regione per circa un milione e 200mila euro per un progetto di cui si parla ormai dal 2015.
I lavori però ancora non decollano. Né si conoscono i tempi di inizio degli interventi, peraltro molto attesi, soprattutto dai residenti di zona Piane Tordino. Qui, infatti, nel marzo del 2011 il fiume esondò raggiungendo anche l’abitato all’altezza del bivio di Cologna.
Altri punti di erosione hanno interessato l’argine nord a ridosso della zona industriale di Colleranesco, più a ovest quella del quartiere Cordesco. E nel gennaio del 2017 tra nevicate e violenti temporali, il livello di attenzione salì tantissimo perché c’era il rischio che le acque raggiungessero la zona dei campeggi tra Giulianova e Cologna.
La preoccupazione quindi è tanta tra i cittadini che chiedono di sapere quando inizieranno i lavori o se dovranno trascorrere ancora un inverno con la paura che il fiume possa rappresentare una minaccia.