Roseto. Delle ultime ore l’annuncio del Sindaco del riavvio del cantiere alla Villa Comunale ma Casa Civica non ci sta, perché “da quattro anni si fanno solo promesse, annunci e nulla di concreto e di certo si sa circa i tempi ed i costi finali dell’opera”.
“Abbiamo dovuto presentare una nuova interrogazione per fare chiarezza sul mistero del cantiere infinito della Villa Comunale – spiega Gabriella Recchiuti segretario cittadino di Casa Civica – E’ un atto doveroso e dovuto ai nostri cittadini che vedono ormai da anni il cuore della loro Roseto, la Villa Comunale e il suo parco, ostaggio di una amministrazione incapace di rispettare scadenze e promesse”.
“Casa Civica – aggiunge – a nome della cittadinanza esige risposte certe alle tante domande legate a questa storia infinita: ad esempio, perché i lavori sono stati così a lungo sospesi e sono ancora fermi? Esiste un cronoprogramma per sapere quando si giungerà al completamento e al collaudo finale dell’opera? E poi ancora, chi pagherà per questi ritardi?”
Mario Nugnes che come Capogruppo in Consiglio Comunale ha protocollato oggi l’interrogazione incalza: “A questo punto pretendiamo risposte certe e circostanziate, il Sindaco e l’Amministrazione Di Girolamo -Ginoble hanno il dovere di illustrare come stanno realmente le cose, siamo stanchi di promesse e annunci , la gestione politica non e’ un fatto privato ne’ un annuncio su un giornale. Ci vogliono azioni, fatti concreti e risultati tangibili”.
“Depositare interrogazioni – continua il Capogruppo Casa Civica – è ormai purtroppo l’unico strumento di confronto e di dialogo per lasciare traccia del nostro impegno e del nostro lavoro che troppe volte non ha trovato confronto e condivisione da parte dell”Amministrazione, sorda e cieca di fronte ai cittadini”.
“Purtroppo come sempre le risposte non saranno tempestive e veloci ma almeno ci saranno e dovranno spiegarci perché il cantiere è fermo da anni e di chi è la responsabilità
Casa Civica sarà sempre pronta a nuove interrogazioni perche’ crede nel diritto dei Rosetani di avere accesso alle informazioni, a conoscere i tempi e i costi dell’attività amministrativa”, conclude Nugnes.