Il problema maggiore si ea registrato nella zona centrale, con la struttura architettonica completamente ricoperta sul lato est. Impraticabili i gradoni con oltre 100 metri cubi di sabbia da portare via. E’ stato necessario anche l’intervento di una ruspa per riportare alla luce i gradoni che dal mare consentono l’accesso alla piazzetta.
I lavori andranno avanti per una decina di giorni ancora perché bisognerà eliminare la sabbia anche nel tratto più a sud, dove non esiste alcuna protezione per impedire, in caso di forte vento, che la pista ciclopedonale possa essere ricoperta dal materiale trasportato dalle raffiche. Una grossa mano la stanno dando anche i ragazzi extracomunitari ospiti del Residence Felicioni che ogni mattina, armati di ramazze, pale e carriole raccolgono la sabbia ai margini del marciapiede, ripulendo i tombini.
Ma proposito di protezione, il vice sindaco Simone Tacchetti da alcuni giorni ha preso in esame alcune proposte per trovare la migliore soluzione.
Esclusa l’ipotesi di realizzare un muretto in cemento di almeno 80 centimetri (si tratterebbe di un’opera impattante), le idee attualmente sul tavolo sono al momento due. La prima prevede la sistemazione piantine tipiche della macchia mediterranea resistenti alla sabbia in modo tale da creare una barriera del tutto naturale. L’altra soluzione prevede invece la sistemazione di vele, realizzate in materiale ecocompatibile. In ogni caso, i lavori non verrebbero realizzati prima del prossimo autunno.