Si tratta del Sergente Maggiore degli Alpini Donato Renzi (classe 1913) del posto, e di tre carabinieri in servizio alla Stazione di Pascellata di Valle Castellana: il Comandante, Brigadiere Leonida Barducci (classe 1910), originario di Ancona, e i Carabinieri Settimio Annecchini (classe 1902) e Angelo Cianciosi (classe 1901), rispettivamente di Fossacesia e di Furci.
La cerimonia è stata organizzata dalla Sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Teramo, intitolata proprio ai “Martiri di Sella Ciarelli” e dalla Associazione Nazionale Alpini di Rocca Santa Maria ed ha visto la partecipazione del Vice Prefetto Roberta Di Silvestro in rappresentanza del Prefetto di Teramo, Angelo De Prisco, del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Teramo, Colonnello Emanuele Pipola, i Sindaci di Furci e Rocca Santa Maria e dei delegati dei sindaci di Fossacesia e Valle Castellana , di Associazioni Combattentistiche e d’Arma e di tanti comuni cittadini.
Particolarmente toccante durante la cerimonia il contributo offerto da Mario Cianciosi, figlio di uno dei carabinieri uccisi e rimasto orfano ad appena 3 anni. Era presente anche un nipote dello stesso militare, Claudio Cianciosi , ed è intervenuto anche Alessandro Barducci, nipote del Brigadiere Comandante di Stazione, che pur non essendo ancora nato all’epoca dei fatti ha avuto tramandato dai genitori il ricordo dello zio tragicamente perito.
L’eccidio sarebbe stato dimenticato se il senso civico di alcune persone straordinarie riunite nel “Comitato per i trucidati di Sella Ciarelli” non ne avesse nobilitato il ricordo, consegnandolo nel 2001 e per sempre allo storia del nostro Paese. Il 24 giugno di quell’anno fu infatti inaugurato nel luogo dell’evento un monumento in ricordo delle vittime, realizzato dallo scultore Ireneo Janni e presso il quale si svolge ogni anno, da allora, la commemorazione.