Il Ministero dell’Istruzione ha ssegnato alle scuole parte delle risorse (150 milioni di euro rispetto ai complessivi 510) destinate alla realizzazione del cosiddetto “Piano estate scuola 2021”. Esse sono state distribuite in base al numero degli alunni frequentanti le istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado e potranno essere utilizzate entro il 31 dicembre 2021.
Per la provincia di Teramo si tratta di oltre 776.000 euro ripartiti secondo una media di 19,68 euro per alunno. A farlo sapere la Flc Cgil Teramo.
“In questi giorni, in fretta e furia, le scuole dovranno decidere se e come utilizzare queste nuove disponibilità economiche. Ci sarebbe stato bisogno di più tempo, di dilatare le possibili opzioni formative, di progettare gli interventi almeno fino al termine del I Quadrimestre del prossimo anno scolastico. Infatti, sono molte le scuole della provincia che hanno deciso di aspettare prima di progettare le diverse tipologie di intervento da proporre a famiglie e a studenti e studentesse – dicono dal sindacato – Invece, senza alcuna interlocuzione, si è scelta la strada degli interventi una tantum, pur di non affrontare i temi più volte posti: tempo scuola, organici, reclutamento, dimensionamento, sdoppiamento classi numerose, ecc. In questi giorni il Ministero ha fornito informazione alle scuole interessate ad accedere alla selezione e ai finanziamenti relativi anche ai 40 milioni di euro resi disponibili per consentire lo svolgimento delle attività educative e didattiche previste nell’ambito del cosiddetto “Piano scuola Estate 2021”. Le scuole interessate dovranno presentare una specifica proposta progettuale con una descrizione sintetica dell’iniziativa che si intende realizzare e il relativo budget, entro il 25 maggio 2021. Il massimale di spesa riconosciuto a ciascuna istituzione scolastica è di euro 40.000 per le scuole con un numero pari o superiore a 600 alunni frequentanti e di euro 30.000 per le scuole con un numero di alunni frequentanti inferiore a 600. Il finanziamento verrà concesso fino ad esaurimento delle risorse disponibili sulla base di criteri (tasso di abbandono, livello competenze di base, ecc) valutati da un’apposita commissione designata dal MI”.
E ancora: “Pertanto i 510 milioni disponibili per l’attuazione del “Piano scuola estate” sono così ripartiti: 320 milioni di euro da PON “Per la scuola” 2014/2020: scadenza bando 21 maggio 2021. Possibilità di utilizzo delle risorse fino ad agosto 2022; 150 milioni di euro distribuiti alle scuole in base alla popolazione scolastica. Le risorse possono essere utilizzate fino a dicembre 2021; 40 milioni di euro con procedura selettiva. La fretta imposta dalla scadenza del bando: 25 maggio 2021, non aiuta a progettare in tempi distesi gli interventi utili per affrontare le emergenze educative frutto della pandemia. Tra l’altro, l’utilizzo delle risorse, dovrebbe essere entro dicembre 2021. Risorse ingenti che vengono erogate seguendo una logica emergenziale e non per progettare un’offerta formativa territoriale capace di rappresentare un’inversione di rotta negli investimenti strutturali da garantire alle scuole. Non è questo il modo corretto di guardare con occhi nuovi al futuro del sistema pubblico d’istruzione, dopo anni di tagli e riduzioni”.