A raccontarlo alla nostra redazione un cittadino teramano residente a Piane Sant’Atto.
“Ho inviato decine di e-mail, compresa una lettera di messa in mora in data 2 novembre 2021 ma la Te.Am. non ha MAI risposto, né con pensieri, né con parole, men che meno con fatti ma ha solo compiuto tante omissioni. L’unica persona che si è fatta sentire, senza risolvere, è stato l’assessore Di Bonaventura il quale, in data 16 agosto, mi mandava un vocale Whatsapp dicendomi che sarebbero venuti (membri della Te.Am. e anche lui) per “risolvere la problematica” ma “mi dicono che ci sono dei problemi”. Quali, di grazia? A oggi, non ho visto nessuno, nemmeno quelle entità astratte dei coordinatori che le cordiali signore del numero verde continuano a dire di aver “avvertito”, e a cui “è stato segnalato il problema”. Ho più volte chiesto alla Te.Am. di passare al sistema delle isole ecologiche, mi son detto disponibile a portare l’immondizia in altro luogo – previa ovviamente una rimodulazione della TARI – ma ho trovato solo un muro di “no”, di rimpalli, di “questo non può farlo” e di muri di gomma”.
E ancora: “Faccio presente i giorni in cui la Te.Am. ha omesso il ritiro dell’immondizia presso la mia abitazione, a titolo peraltro non esaustivo: 27 febbraio ’21; 2, 4, 5 marzo ’21; 6, 17 aprile ’21; 25, 26, 28, 29 giugno ’21; 3 e 30 luglio ‘21; 13 settembre ’21; 22, 23, 25 e 26 ottobre ’21; 2 e 6 novembre ’21; 18 dicembre ’21; 17 gennaio ’22; 16 luglio ’22; 6 e 16 agosto ’22; 3, 10, 16, 17 e 19 settembre ‘22. Ho chiesto, con adeguata documentazione di leggi e sentenze, uno sconto del 60% sulla TARI, e anche su questo la Te.Am. ha taciuto. Non pagherò la seconda e terza rata, visto che il servizio non c’è. Se domattina troverò il mastello dell’organico non svuotato, andrò direttamente dalle autorità competenti chiedendo altresì un risarcimento danni che mi riservo di quantificare in separata sede.