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Cronaca Teramo

Ricostruzione, il Sindaco D’Alberto lavora per dare a Teramo il ruolo di capofila

Ennesimo incontro tra il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto e il direttore dell’Ufficio per la Ricostruzione, ingegner Marcello D’Alberto. Oltre al primo cittadino, che ha richiesto l’incontro, anche l’assessore ai Lavori Pubblici Stefania di Padova e il dirigente del settore, Ingegner Coletta Puritani.

 

“L’incontro è nato dall’esigenza di dare a Teramo il ruolo di capofila nel processo di ricostruzione avviato da tempo ma che deve ancora trovare una sua piena attività, con l’obiettivo di fare del capoluogo un riferimento che sia stimolo e pungolo, in primo luogo proprio per l’Ufficio per la Ricostruzione”, si legge in una nota del Comune.

Il Sindaco è tornato a rilevare e rappresentare i disagi derivanti dal ritardo nelle attività dell’USR, evidenziando come tale situazione sia di particolare drammaticità per gli sfollati. “Lo stato delle cose è ormai intollerabile – ha sottolineato Gianguido D’Alberto – perché ad oggi sono state chiuse solo 44 pratiche di cui 16 relative ad attività produttive. Ciò significa che quelle relative alle abitazioni sono ancora davvero irrisorie, rendendo la situazione inaccettabile”.

Tutto è da imputare alle scelte politiche e organizzative di chi ha la responsabilità della gestione della ricostruzione. “Se si considera che la dotazione organica dell’Ufficio per la Ricostruzione è prevista per 50 unità ma quelle ad oggi operative sono (con le ultime integrazioni) solo 29, è facile comprendere come tale dimensionamento ridotto non possa garantire un funzionamento adeguato ad un territorio complesso come quello del cratere sismico ed in particolare del Comune di Teramo”.

Il Sindaco di Teramo, pertanto, ribadisce con forza la necessità di provvedere immediatamente ad acconsentire al direttore di immettere in organico il numero di unità e di professionalità adeguato, anche perché aggiunge “è evidente che questa situazione penalizza in modo inaccettabile il piano di ricostruzione nella sua complessità e non riesce a dare la minima risposta alle numerose famiglie degli sfollati del nostro territorio”.

Si è rimarcato, inoltre, che la priorità assoluta resta l’accelerazione delle procedure per riportare le famiglie nelle proprie abitazioni anche rispetto ad altre soluzioni, quali ad esempio l’utilizzo delle case invendute oggetto di prossimo acquisto da parte della Regione, che portano con sé il rischio di nascere come transitorie ma di diventare di fatto permanenti.

L’incontro è stato anche l’occasione per fare il punto sulla ricostruzione relativa alla riqualificazione del patrimonio scolastico, altrettanto importante e che dovrà essere affrontato in una logica complessiva, muovendo da una pianificazione vera che finora non c’è stata, e che invece sarà articolata attorno all’annunciato tavolo che coinvolgerà tutti i soggetti interessati. “Rigenerazione e riqualificazione scolastica che nell’ottica delle primarie esigenze della sicurezza e della didattica devono muoversi all’unisono con una rigenerazione e riqualificazione strategica di carattere urbanistico e sociale” – ha chiosato il sindaco D’Alberto che ha poi richiesto al direttore del’USR una ulteriore sforzo per semplificare e accelerare le procedure.

In quest’ottica, altra questione affrontata, il rapporto con l’ATER, dove si evidenzia la necessità di agevolare l’accelerazione delle fasi di progettazione allo scopo di consentire un prossimo rientro dei cittadini sfollati e favorire di conseguenza il ripopolamento dei tanti quartieri colpiti, in particolare di Colleatterrato.