Vendeva droga a ragazzi, alcuni anche minorenni, ed è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Penne che hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari con attivazione di dispositivo di controllo a distanza, il braccialetto elettronico.
Nella rete dei militari coordinati dal tenente Alfio Rapisarda è finito un giovane di 22 anni, residente in provincia di Teramo, raggiunto da gravi indizi di colpevolezza in ordine a plurime cessioni di sostanze stupefacenti e tentata estorsione.
L’indagine ha tratto spunto dal sequestro di una modica quantità di marijuana che ha consentito l’individuazione di un vasto spaccio radicatosi in un’estesa area a nord della provincia di Pescara.
Le cessioni di droga venivano di volta in volta programmate telefonicamente, diversificando luoghi e orari delle consegne per eludere i controlli delle forze dell’ordine.
In un’occasione uno degli assuntori, tardando a saldare il debito contratto a seguito dell’acquisto di droga, è stato minacciato qualora non avesse immediatamente pagato il dovuto, minaccia estesa anche alla madre del giovane.
Al termine delle indagini i carabinieri hanno rimesso un corposo fascicolo al pm che, sulla scorta delle risultanze emerse, ha formulato a carico dell’indagato un articolato capo d’imputazione avanzando la richiesta di emissione di un provvedimento cautelare volto a scongiurare il pericolo di reiterazione delle condotte illecite, richiesta pienamente condivisa dal Gip. L’arrestato è ora ai domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.