Provincia di Teramo: c’è l’accordo con l’Agenzia regionale per le aree produttive

Firmato ieri sera il protocollo d’intesa con l’Agenzia regionale per le aree produttive. Il documento programmatico è stato sottoscritto dal presidente dell’Arap, Giuseppe Savini e dal consigliere provinciale Lanfranco Cardinale su delega del presidente Di Bonaventura.

L’iniziativa promossa dall’Agenzia è il primo passo verso un rilancio delle Province, quale ente di area vasta, nelle attività di sostegno e promozione delle politiche industriali.

 

“Il nostro compito non è solo quello di assegnare aree – ha dichiarato Giuseppe Savini – in collaborazione con le Province e quindi con i Comuni e insieme alle strutture regionali dobbiamo compiere una mappatura puntuale di quello che l’Abruzzo può offrire ad un investitore privato: oltre ai servizi primari anche agevolazioni, reti tecnologiche, servizi ambientali, reti di comunazione. Si tratta di un’area che in questi anni non è stata presidiata dalla politica e dalla programmazione. Ci devono essere obiettivi comuni e un disegno complessivo, la politica industriale non si può fare facendo riferimento ad un territorio comunale; non è così che ragiona l’impresa”.

Il protocollo, quindi, sarà presentato anche ai Sindaci: “Lo porteremo in Assemblea invitando l’Arap a partecipare” ha affermato Lanfranco Cardinale: “un approccio dinamico che parte dalla rilevazione dell’esistente per arrivare ad una pianificazione pluriennale. Dobbiamo compiere un monitoraggio delle aree industriali esistenti e dei poli produttivi che si sono sviluppati fuori dalle aree. Una rilevazione che dovrà mettere a fuoco i punti di criticità che condizionano lo sviluppo industriale e che deve ragionare sulle prospettive di medio e lungo periodo. Un percorso che dovrà essere condiviso con i Sindaci e con le imprese”.

Alla firma erano presenti anche il direttore regionale dell’Arap, Antonio Sutti e il rappresentante dell’ufficio territoriale di Teramo; i tecnici del servizio urbanistico della Provincia, Giuliano di Flavio e Raffaele Di Marcello.

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