Tonino Fanesi ha perso la vita quindici giorni fa mentre lavorava, un tragico destino a cui è andato incontro questa mattina anche Roberto Scipione, deceduto dopo un volo di oltre sette metri mentre era impegnato a posizionare pannelli solari sul tetto della ditta “Ecotel” di Guardia Vomano di Notaresco.
Prima Tonino e poi Roberto che lascia una compagna, un figlio piccolo, la sua famiglia ed una comunità, quella di Bisenti e non solo, che lo stimava molto a quanto si racconta.
Il 52enne era impiegato in una ditta di Roseto degli Abruzzi, la Iceim srl.
“È veramente sconcertante, solo pochi giorni dopo l’infortunio mortale di Tonino Fanesi e la manifestazione sindacale in Piazza Martiri per ribadire e chiedere maggiore sicurezza e prevenzione sui luoghi di lavoro, dover registrare ancora questo ulteriore lutto – fanno sapere i sindacati, la CGIL Teramo con Giovanni Timoteo, la CISL Teramo con Fabio Benintendi e la UIL con Fabrizio Truono – Non ci sono parole che possono giustificare il ripetersi di una tragedia che non trova concrete e credibile azioni di contrasto da parte delle istituzioni e del sistema delle imprese. Una sola amara, dolorosa realtà. Un’altra vita perduta, un altro dolore per una famiglia che si poteva e, soprattutto, si doveva evitare. Certamente il nostro primo pensiero va alla vittima ed esprimiamo il nostro profondo cordoglio e vicinanza alla sua famiglia. Ma come non ricordare ancora una volta che questo è uno dei risultati di una precarizzazione del lavoro che dopo aver stravolto gran parte dei diritti contrattuali creando incertezza sul futuro dei lavoratori, testimonia una minore tensione anche nella gestione della prevenzione degli infortuni”.
E ancora: “Invece è necessario che istituzioni, forze politiche e imprese mettano in campo un impegno straordinario per attivare rapidamente le misure necessarie realmente capaci di impedire che si possa ancora morire sui posti di lavoro. A partire da una risposta alla piattaforma sulla sicurezza che è stata presentata nel 2021 da CGIL CISL e UIL che è stata anche ribadita durante la campagna elettorale senza purtroppo trovare grande spazio nella proposta politica. Anche per questo, nei prossimi giorni, avvieremo specifiche iniziative con l’obiettivo di impegnare istituzioni, partiti politici, associazioni imprenditoriali e sociali in una forte ed evidente attività chiara, evidente e misurabile che in questo territorio sappia fornire un’accelerazione reale nella tutela della sicurezza e nella cultura della prevenzione sul lavoro. Va ricordato con forza che la dignità di una persona poggia sul lavoro, ma non c’è nessuna dignità in chi mette in pericolo la vita delle persone che lavorano”.
Sul decesso dell’operaio c’è ovviamente un’inchiesta in procura che dovrà provare a fare luce su eventuali responsabilità, al pm di turno il rapporto dei carabinieri intervenuti questa mattina in azienda.