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Poco personale nelle scuole teramane, “Andremo dal Prefetto”

Con la presenza di Stefania Chiodi, responsabile nazionale FLC CGIL  del personale ATA, si è tenuta ieri un’assemblea sindacale in videoconferenza dei collaboratori scolastici, degli assistenti amministrativi e tecnici della provincia di Teramo.

“Si è trattato di un’assemblea molto partecipata, nella quale sono stati affrontati i problemi dei diversi profili professionali ATA e sono state fatte proposte per migliorare le condizioni di lavoro, il reclutamento e le funzioni – fanno sapere dalla Flc Cgil Teramo – E’ stata l’occasione per discutere delle gravi carenze di personale presenti nelle scuole. In molte si rischia di non garantire il servizio in maniera adeguata per assenza di collaboratori scolastici. I pochi presenti non riescono a far fronte alla vigilanza, all’assistenza, al supporto alla segreteria. Mancano i requisiti minimi relativi alla sicurezza”.

E ancora: “Sono mesi che tanti dirigenti scolastici avanzano all’Ambito territoriale provinciale la richiesta di incrementare gli organici delle segreterie e dei collaboratori scolastici. Ma nulla si sta muovendo. I rischi che possa succedere qualcosa di irreparabile sono dietro l’angolo. I numeri del personale ATA assegnati alle singole scuole non consentono di potersi organizzare adeguatamente sia sul versante amministrativo sia su quello della vigilanza, dell’assistenza e della sicurezza. Nonostante i tanti adempimenti scaricati alle singole segreterie scolastiche (graduatorie, assunzioni, certificazioni titoli, previdenza e pensioni, progetti per i PON e per il  PNRR, ecc.), il personale resta molto scarso. Non sono stati rinnovati i cosiddetti contratti COVID, che hanno rappresentato un’importante boccata d’ossigeno alle scuole. Lo diciamo da tempo: è necessario un piano straordinario di assunzioni per coprire tutti i posti liberi, superando l’attuale normativa che penalizza il personale ATA. Queste risorse devono servire anche per le segreterie scolastiche, oberate di impegni sempre più gravosi e su cui ricadrà l’onere aggiuntivo di contribuire a realizzare diverse misure del PNRR e del PON scuola. L’Ambito territoriale provinciale continua a non dare risposte alle richieste delle scuole. Dall’assemblea sindacale di martedì 27 settembre è venuta fuori in maniera forte e decisa  la richiesta di proseguire la mobilitazione per rivendicare migliori condizioni di lavoro”.

Nei prossimi giorni è in programma di “organizzare unitariamente un presidio davanti alla Prefettura e di incontrare il prefetto per documentare le numerose criticità presenti nelle scuole della provincia”.