E’ quanto si legge su un avviso che appare nel sito dell’istituto di credito nella sezione dedicata alle richieste. “In attesa di valutare una possibile riapertura dei termini – rileva l’avviso – per qualsiasi esigenza potete contattare la Vs. filiale di riferimento o il numero verde 800 005 444.
Le istanze pervenute sono già in corso di disamina, al fine di assicurare un riscontro nel minor tempo possibile”.
“Questo vuol dire che, a pochissimi giorni dall’avvio, uno degli strumenti più importanti, se non il più importante previsto a sostegno delle piccole e micro imprese, è già in salita. Perché stiamo parlando di uno degli istituti più grandi insediati in Abruzzo, con una presenza assai rilevante di sportelli, soprattutto nelle province di Pescara e Teramo”.
Lo afferma il presidente della CNA Abruzzo, Savino Saraceni, che prende atto della comunicazione della banca, dicendosi “fortemente preoccupato della situazione: tale decisione, maturata a pochi giorni dall’avvio delle richieste, rischia di prospettare uno scenario, ove confermato dalle scelte degli altri istituti, in cui le aziende non troveranno la liquidità necessaria a far ripartire il sistema”. “Mi auguro – conclude Saraceni – che il problema venga posto anche dal presidente della Regione, Marsilio, all’associazione che rappresenta le banche, l’Abi, affinché la Popolare riveda la sua posizione e si scongiurino scelte analoghe da parte degli altri istituti. Altrimenti la possibilità di ripresa diventa assai incerta e problematica”.