“Le difficoltà economiche di questa fase storica non possono giustificare fenomeni di chiusura e di regressione del nostro vivere civile. Pineto è comune operatore di pace e il tessuto sociale pinetese si è caratterizzato da anni per una tradizione democratica volta all’accoglienza, all’inclusione sociale e alla tutela dei più deboli”.
A commentare la notizia sul progetto di inclusione dei migranti lanciato dall’assessore al sociale Daniela Mariani, è Marta Illuminati esponente di Sinistra Italiana e capogruppo in consiglio comunale di Pineto Partecipattiva.
“Se vogliamo fare un discorso di verità, la maggior parte dei migranti proviene da situazioni di guerra e di miseria e la comunità internazionale è sempre più preoccupata di come vendere armi ai governanti del sud del mondo piuttosto che mettere in campo strategie di cooperazione vere. Idem in Italia dove abbiamo avuto vent’anni di berlusconismo con la Lega che è stata più volte al governo. E’ per questi motivi che riteniamo sbagliato alimentare polemiche e strumentalizzazioni dinanzi al progetto annunciato dall’assessore Mariani”.
“Anzi” – aggiunge Illuminati – “pensiamo che proprio nell’ottica di promuovere i valori di giustizia sociale e del volontariato che l’idea in questione legata al centro diurno sia positiva e da apprezzare. Quale sarebbe il danno provocato alla comunità? Di cosa abbiamo paura? Se in Italia c’è la crisi è perché non si investe più in innovazione e non si da reale potere d’acquisto ai lavoratori ad esempio. Altro che migranti! Che magari vengono poi accettati se si tratta di sfruttarli e sottopagarli come manodopera”.
“Nonostante la collocazione in minoranza” – conclude la consigliera comunale- “La condivisione di valori comuni può superare le divergenze locali e permettere di trovarsi dalla stessa parte della barricata contro razzismo e pregiudizi ed è per questo che invitiamo l’amministrazione a proseguire su questa iniziativa”
LA PROPOSTA NON METTE TUTTI D’ACCORDO. “Bisogna avere il coraggio di raccontare la verità: Il fatto è che i finanziamenti del Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo sono notevoli e in molti vorrebbero una fetta della torta. Come rimanerne fuori?”, si chiede il movimento politico Pineto 2.0.
“Il gioco funziona così: ci sono delle gare, i comuni vi partecipano e poi girano una quota delle sovvenzioni a qualcuno che gestirà il progetto. La gestione è affidata a centri, cooperative, associazioni che organizzano corsi di lingua frequentati, il più delle volte, solo da due/tre persone, corsi di formazione e progetti di altro genere (spesso disertati). Salvo rare, rarissime eccezioni, il resto è tutto business mentre gli immigrati finiscono a dormire all’aperto, sfruttati dal caporalato e mandati a cercare elemosina vicino ai supermercati o a vendere calzini sulle spiagge. Questo sistema semplice e lineare permette di fare clientelismo e affari per una grande collettiva abbuffata”.
“Ancora una volta quest’Amministrazione dimostra di essere sensibile al sistema Pd e, poiché a Pineto l’Amministrazione è solita procedere con le politiche del copia e incolla, oggi propone lo stesso sistema adottato nel Comune limitrofo. Insomma, hanno fiutato l’affare e il modo di un nuovo modello clientelare. La retorica buonista è un pannicello caldo per nascondere il fallimento di strategie e politiche sociali che, a questo punto, possono generare risentimento e ingiustizia sociale anche nel Comune di Pineto. L’annuncio improvviso di simili operazioni che non conoscono una pianificazione razionale e organica, crea certamente un disorientamento nei cittadini che, nei fatti, hanno già subito una limitazione all’accesso alle risorse e ai servizi del welfare”.
“Sarebbe stato interessante annunciare questo progetto dopo iniziative a favore dei giovani pinetesi senza lavoro e prospettive o di famiglie in difficoltà economiche. Invece l’assessore Mariani e tutta l’amministrazione si è piegata, con quest’atteggiamento, al sistema del business sull’immigrazione. Insomma anche l’Amministrazione Verrocchio vuole tuffarsi nella grande opportunità di fare soldi alle spalle degli immigrati, e nulla conta la serenità, la sicurezza dell’intera città”.
Chiediamo al Sindaco di cambiare rotta e raccontare la verità: l’articolo dell’assessore Mariani, apparso su “il Centro”, è un’idea estemporanea per avere qualche attimo di notorietà oppure è un progetto organico da applicare su tutto il Comune?
“Inoltre viene da chiedersi per quale motivo, senza alcuna reale emergenza, una città come Pineto debba intervenire su simili progetti. Poi va a finire che a qualcuno sorgano sospetti! I timori dei cittadini non vanno mai ignorati; i cittadini vanno rassicurati e la politica di un paese “normale”, su questo tema, si deve compattare e non adottare le regole del buonismo ipocrita. Dove l’amministrazione sposa linee di finto buonismo, ci penserà Pineto 2.0 a smuovere le acque.”