Tutto come un anno fa. Del ponte in legno ciclopedonale sul fiume Vomano non c’è alcuna traccia. Lavori appena accennati ma mai portati avanti dalla ditta Gianforte, che aveva vinto una gara d’appalto da circa 2milioni di euro.
Inaugurati gli interventi in pompa magna nel giugno del 2016, con la promessa che il taglio del nastro e il passaggio della prima bici sarebbe avvenuto nel mese di dicembre successivo, del ponte non esiste nulla. Avrebbe dovuto collegare Roseto con Pineto completando quindi il corridoio adriatico almeno per quanto riguarda la fascia costiera teramana.
L’impresa appaltatrice, che avrebbe ottenuto dalla Provincia anche una prima trance delle somme per iniziare i lavori, di fatto avrebbe seri problemi. Oltretutto alcuni mesi fa, è stato dato alle fiamme il camion che era stato parcheggiato sulla sponda nord del fiume Vomano, nel territorio comunale di Roseto.
Un mistero che né Provincia, né i due Comuni interessati dall’opera, ad oggi hanno saputo spiegare. Il problema è serio perché il ponte in legno è atteso da anni, proprio per quel discorso relativo alla realizzazione di un percorso ciclopedonale su cui la Regione Abruzzo ha puntato fortemente. Il sindaco di Pineto Robert Verrocchio in più di una circostanza ha manifestato preoccupazione e in passato aveva chiesto anche notizie alla Provincia.
Gli stessi responsabili dell’impresa avevano fatto sapere in qualche modo che i lavori sarebbero stati portati avanti e che la struttura sarebbe stata completata entro il 31 dicembre di questo anno.
In realtà l’area, a parte gli interventi di sbancamento fatti in passato e la realizzazione di un paio di strutture in cemento, è completamente abbandonata. E la vegetazione si sta nuovamente impossessando degli spazi liberi. Trattandosi comunque di soldi pubblici, quindi dei cittadini, qualcuno deve delle spiegazioni.