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Pineto, lotta all’erosione. L’amministrazione comunale non abbassa la guardia

Sarà il tema dell’erosione uno degli argomenti principali che l’amministrazione comunale di Pineto dovrà affrontare nel prossimo autunno. E lo dovrà fare tenendo conto del fatto che il problema ogni anno che passa diventa sempre più grave. Quindi non si può in alcun modo procrastinare una soluzione.

La chiedono gli operatori turisti pinetesi, soprattutto della zona nord della città, che hanno le loro strutture nel quartiere di Villa Ardente. Analizzando le carte demaniali, in questo tratto di arenile pinetese negli ultimi 10 anni sono stati cancellati 19 metri fronte mare. Una quantità impressionante se si tiene conto del periodo durante il quale l’erosione ha esercitato la sua maggiore forza. Analizzando tra le altre cose gli ultimi 3 anni, emerge in modo inequivocabile che la forza erosiva ha divorato ben 10 metri di spiaggia, rispetto ai 9 metri dei 7 anni precedenti. Questo significa che il problema si aggrava anno dopo anno sempre di più.

I balneatori della zona nord di Pineto hanno chiesto all’amministrazione locale che fine abbia fatto il progetto di realizzazione delle scogliere al largo, che sembra essere a questo punto l’unica soluzione per contrastare il fenomeno erosivo che si è accentuato, oltretutto, da quando è stato realizzato un pennello che avrebbe dovuto avere la funzione di contenere la ghiaia scaricata in mare dal fiume Vomano. Un’opera che se da un lato ha ridotto il flusso di scarico a sud del ciottolame, dall’altro ha anche impedito il deposito di sedimenti più sottili, come la sabbia.

A fine settembre, con la stagione estiva ormai alle spalle, il Comune affronterà la questione, chiamando in causa anche la Regione Abruzzo. Perché è necessario che il progetto di realizzazione delle scogliere al largo, che ha ottenuto al momento appena un milione di euro, venga finanziato adeguatamente. Inoltre prima di ogni intervento bisognerà dotarsi di uno studio delle correnti per capire quali ripercussioni potrebbe scatenare la sistemazione di una serie di barriere sul litorale sud, rispetto al tratto nord che oggi non ha alcun problema legato all’erosione. Insomma, prima di agire bisogna essere certi che la soluzione non crei danni in piena Area Marina Protetta del Cerrano.