Il taglio del nastro era previsto per il 31 dicembre del 2017 come fu detto in occasione dell’affidamento dei lavori alla presenza di amministratori locali, provinciali e regionali, nel giugno di un anno fa. Fu sottolineata in quell’occasione l’importanza di quest’opera, finanziata con 2milioni e 400mila euro, perché finalmente andrà a creare il collegamento ciclopedonale tra i Comuni di Roseto e di Pineto ultimando peraltro il tratto del corridoio adriatico che interessa la provincia di Teramo.
I lavori sono andati avanti a spizzichi e bocconi e il ritardo finora accumulato è impressionante perché per ben due volte la data di riconsegna non è stata rispettata. Dal 31 dicembre del 2017 era stata poi posticipata al 30 giugno di quest’anno. Nel cantiere al momento non ci sono operai, anche se la ditta esecutrice dei lavori ha assicurato che le squadre di intervento torneranno sul posto a breve.
La sensazione è che la zona perimetrale sia quasi in abbandono. Anche se sul versante di Roseto ci sono un escavatore e la gabbionata di sostegno per la realizzazione dei pilastri. Oltretutto non è stata fissata una data della ripresa della costruzione del ponte. Né si è provveduto ancora a realizzare le rampe di accesso sulle due sponde del fiume Vomano, come era stato indicato al momento della consegna dei lavori.
Il sindaco di Pineto Robert Verrocchio è preoccupato perché i tempi si sono allungati e soprattutto non c’è continuità nella fase di costruzione della struttura. Ha più volte sollecitato la Provincia di Teramo per avere delle risposte certe sul perché dei continui ritardi e di conoscere quando gli interventi ripartiranno e la data di riconsegna del ponte ciclopedonale finito.