L’intervento, per il quale è stato già messo in campo un milione e 700mila euro, rischia, secondo gli operatori turistici pinetesi e la stessa amministrazione guidata dal sindaco Robert Verrocchio, di infliggere un duro colpo all’arenile, già martoriato dalle recenti mareggiate che hanno di fatto cancellato ampie porzioni di spiaggia, distruggendo parte della pista ciclabile.
La realizzazione del molo convergente potrebbe, in sostanza, accentuare il fenomeno erosivo che andrebbe ad incidere in modo particolare sul litorale di Scerne sino all’altezza del quartiere di Villa Ardente. Sulla questione i gruppi consigliari del Movimento 5 Stelle e di Prima Pineto avevano presentato recentemente una mozione sull’ampliamento del porto di Roseto, sulle azioni da adottare a difesa del territorio pinetese, temi che stanno a cuore al sindaco Verrocchio che a stretto giro, forse già entro gennaio, avrà un confronto con il suo collega rosetano Sabatino Di Girolamo.
Pineto chiede garanzie certe per quanto concerne il piano di intervento che interessa il porticciolo. Insomma, la sistemazione del nuovo braccio non deve intaccare il litorale a sud della foce del fiume Vomano. Ma certezze matematiche non ce ne sono. D’altro canto, il Comune tornerà a giorni a sollecitare la Regione per le opere di difesa della costa.
Pineto ha ottenuto al momento poco più di 900mila euro per la realizzazione di scogliere rigide. Somma considerata insufficiente per la difesa di tutta la linea di costa tra Villa Ardente e la foce del torrente Calvano. Altri 400mila euro invece sono arrivati recentemente dopo i danni della mareggiata del 12 novembre. Verranno utilizzati per rifare la pista ciclabile e mettere in sicurezza questo tratto. Per l’estate si procederà, invece, con il solito ripascimento per garantire agli operatori la stagione turistica.