Pineto 2.0 intende manifestare, insieme agli artigiani, il proprio dissenso nei confronti dell’amministrazione guidata dal sindaco Robert Verrocchio.
“Da una parte il nucleo produttivo che resiste nonostante la crisi”, spiega il movimento politico, “dall’altra il degrado, l’abbandono e la trascuratezza che regnano incontrastati. Non è certo il “salotto buono” della città e nemmeno vuole diventarlo, ma la zona artigianale e Torre San Rocco costituiscono, per certi versi, la “periferia più estrema”.
“Così non può non saltare all’occhio quella non certo trascurabile quantità di rifiuti abbandonati, cumuli di mobili dismessi, divani, materiale edile e oggetti casalinghi che qualcuno ha abbandonato e continua ad abbandonare nelle vie della zona artigianale di Torre San Rocco. Doveva essere una zona utile al rilancio per l’economia della città. L’area artigianale di Pineto, invece, nella fase concreta della sua esistenza, risulta completamente abbandonata a se stessa, segno inequivocabile dell’inadeguatezza della Giunta Verrocchio”.
“Qui e là si notano angoli trasformati in mini discariche a cielo aperto da cittadini certamente incivili ma evidentemente incoraggiati dall’assenza di cura e controllo da parte dell’amministrazione. Il primo passo, da parte di Pineto 2.0, è stato quello di incontrare alcuni degli artigiani che resistono in quella zona e capire quali siano le loro reali condizioni: “la sera andiamo via e non c’è nulla; arriviamo il lunedì mattina e troviamo queste discariche a cielo aperto. Non c’è mai nessuno a vigilare nè di giorno nè di notte né durante i giorni festivi. Siamo completamente abbandonati”.
“Rifiuti di ogni genere, abbandonati sulla strada, che oltre a creare un danno ecologico diventano un pericolo d’immagine per un posto che ha la necessità di essere rilanciato ma che, soprattutto, garantisce lavoro ad alcune decine di famiglie. Basta fare un giro – sottolinea un altro operatore – per rendersi conto di come siamo abbandonati a noi stessi. Eppure è la zona artigianale di Pineto. É davvero abbandonata a sé. Ma noi che cosa possiamo fare? – Evidentemente una domanda a cui quest’amministrazione non sa dare risposta”.
“L’amministrazione comunale ha delle grandi responsabilità per lo stato delle cose. Non si è mai adoperata per fare interventi per migliorare la situazione di trascuratezza, nonostante si parli di una zona in cui ci sono numerose attività artigianali che risultano completamente abbandonate e dove ognuno (incivilmente) pensa di scaricare rifiuti di ogni genere. Paghiamo tasse molto alte pur non essendo nel centro di Pineto – hanno concluso – e in cambio, riceviamo solo ceffoni dal Comune. Nessun servizio, la sicurezza è un miraggio, sterpaglie dappertutto e, come ciliegina sulla torta, la spazzatura là in bella vista; qui non si è mai visto nessuno”.
“Il lavoro rappresenta parte dell’ossatura economica di questa città eppure, anche dopo le recenti criticità emerse sulla zona industriale, chi produce lavoro è spesso messo in condizioni di andarsene, di guardare con interesse ad altre zone produttive, poiché restare qui è diventato difficile. Una lotta quotidiana con problemi più grandi di loro, la Tarsu che4 aumenta annualmente, e le dimenticanze di un’amministrazione che non si dimostra all’altezza delle potenzialità di questa città.
Questa è la realtà più sconfortante. Come si può gestire, amministrare una città se non si rispetta chi lavora duramente, chi produce, chi si adopera 365 giorni l’anno? Tutto ciò fa pensare, senza ombra di dubbio, che chi amministra il territorio abbia una visione diametralmente opposta dalla nostra”.