“Mai un sindaco, in così poco tempo, aveva raggiunto un tale livello di falsità. Da quando è stato eletto il sindaco Verrocchio, è partita una colossale presa per i fondelli dei cittadini pinetesi. Molti cittadini stanno lamentando inefficienza, oltretutto, anche nell’ambito della gestione dell’illuminazione pubblica”.
A parlare è il movimento politico Pineto 2.0 che denuncia come “numerose vie sono state e sono tuttora prive d’illuminazione, senza alcun intervento da parte dell’amministrazione comunale, anche alla luce del progetto Paride”.
“Tuttavia le bugie hanno le gambe corte: circa quattro anni fa, ottobre 2014, i residenti di viale Mario Torinese, nel quartiere conosciuto come “Colle Morino”, si prodigarono, attraverso una petizione popolare, a chiedere al vicesindaco nonché delegato ai Lavori Pubblici Cleto Pallini un suo intervento, affinché provvedesse all’illuminazione della strada che da Scerne porta allo svincolo del quartiere. Il motivo, si leggeva nella nota, è la totale mancanza di sicurezza per quanti, studenti, anziani, lavoratori o semplici casalinghe, debbano raggiungere la vicina Scerne, la stazione ferroviaria o l’ormai lontana fermata dei pullman, senza alcuna sicurezza per i pedoni. La richiesta era formulata per soli cinque nuovi punti luce, atteso che la zona è assolutamente priva anche dei necessari marciapiedi. Insomma per i cittadini della zona residenziale una sola legittima richiesta, tra l’altro di bassa pretesa economica: quella di mettere in sicurezza l’incolumità dei residenti in un quartiere del Comune di Pineto.
Il 2 marzo 2015, attraverso una comunicazione formale il sindaco Verrocchio comunicava ai residenti della zona che di lì a poco, “non appena il contratto di appalto – progetto Paride – fosse stato appaltato con la ditta aggiudicataria sarebbero stati concordati gli estendenti degli impianti di pubblica illuminazione e/o altri servizi agli impianti”. Oltretutto i residenti venivano avvisati che: “relativamente alla segnalazione della mancanza dei marciapiedi sempre sul medesimo tratto di strada, essendo la stessa Provinciale, a breve – era il 2 aprile 2015 – si provvederà ad estendere la richiesta all’Amministrazione Provinciale di Teramo.
Purtroppo ad oggi dopo ben tre anni e dopo che il progetto Paride è stato ultimato, non si è avuta nessuna contezza nè dei punti luci promessi né dei marciapiedi”.
“Pineto 2.0”, conclude la nota, “non alimenta “sterili polemiche e fuorvianti interpretazioni” ma opera per il benessere dei cittadini, per lo sviluppo di politiche per gli spazi urbani e la vivibilità in città e, al contrario, dimostra concretamente, anche con atti alla mano, la mancanza di rispetto che quest’amministrazione ha nei confronti dei cittadini e delle loro esigenze. È arrivato il momento che anche gli ultimi pasdaran del Partito Democratico “pinetese” dovrebbero aver compreso che le uniche farneticazioni provengono dalla giunta PD; non basta cambiare nome ad una lista elettorale perché si modifichi anche la sostanza.
I fatti purtroppo raccontano anche dell’incapacità di tutta l’amministrazione a guida Verrocchio. In sostanza: il sindaco legge le lettere che gli scrivono e non le capisce? Oppure le capisce ma pensa che i cittadini siano stupidi e che si dimentichino degli impegni assunti? In attesa di una risposta, Pineto 2.0, anche alla luce delle nuove risorse economiche pervenute nelle casse del Comune, s’interroga se l’Amministrazione abbia o meno ordinato alla ditta aggiudicatrice gli estendimenti degli impianti di pubblica illuminazione e se abbia mai fatto richiesta alla Provincia di Teramo di quanto necessario in quel quartiere”.