Atri. “Avvertiamo la necessità di chiarezza nel disordinato dibattito che si svolge a livello provinciale e regionale sulla riorganizzazione della sanità abruzzese”. Questa l’esigenza del Partito Democratico di Atri, a detta del Segretario del Circolo, Prosperi. “Sarà inutile qui ribadire le numerose nostre prese di posizione sulle riforme annunciate, sugli errori commessi e sulle aspettative tradite; pensiamo sia il momento di rivolgere lo sguardo al presente e al futuro della sanità regionale e soprattutto a quella provinciale che ci coinvolge in prima persona”.
“Il nostro Ospedale, in questi ultimi anni, ha combattuto non soltanto una battaglia di sopravvivenza, ma ha saputo estendere e qualificare i propri servizi imponendosi sul campo come una realtà importante e riconosciuta nella sanità provinciale. Per riqualificare la rete ospedaliera e renderla competitiva è fondamentale investire in capitale umano. A tal fine occorre determinare il fabbisogno di personale necessario per garantire i servizi di assistenza al paziente. La nostra lettera aperta per sollecitare la nomina dei nuovi primari, ha avuto un riscontro positivo e ne diamo atto, era ora”.
“Restano delle carenze che riguardano in particolare:
• Potenziamento del numero degli anestesisti, altrimenti tutta la mole di lavoro resterà inevasa, (a proposito non comprendiamo perché il personale di Atri può essere trasferito in altri luoghi, mentre quando serve per il nostro, esso non si può spostare);
• Riapertura immediata del reparto di Urologia H 24 che ha una grande mole di lavoro”.
“Ma un discorso a parte meriterebbe il dibattito disordinato e confuso che va svolgendosi sulla costruzione dell’Ospedale nuovo o unico (concetti radicalmente diversi) o che dir si voglia. Prese di posizione dei Sindaci, distinguo, e la solita incredibile solfa senza programmazione e senza alcuna visione strategica. Su questo tema e su quello della rete ospedaliera, aspettiamo chiarezza da parte della nuova Giunta Regionale. Resta per noi il tema importante e decisivo del ruolo primario e inestinguibile degli Ospedali territoriali come il nostro che assolvono ottimamente al compito di presidio comprensoriale. Infine, pensiamo che il cittadino-utente dovrà essere protagonista attivo del sistema sanitario regionale, partecipe nella valutazione dei risultati e costantemente informato.
Perciò chiediamo la costituzione di una Commissione del Consiglio comunale aperta alla partecipazione di esperti esterni che si occupi permanentemente dei problemi della sanità atriana e del suo Ospedale, studiando, analizzando e suggerendo al Consiglio Comunale iniziative e proposte anche perché è necessario intervenire prima e non quando le cose sono già avvenute giocando solo in difesa”