La riforma, indicata nella Legge di Bilancio 2018, ha dato il giro di boa alla stabilizzazione dei precari disciplinando il ruolo del ricercatore e del personale di supporto alla ricerca e consentendo agli Istituti di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico e agli Istituti Zooprofilattici Sperimentali italiani l’assunzione di: “personale in servizio presso gli Istituti alla data del 31 dicembre 2017, con rapporti di lavoro flessibile instaurati a seguito di procedura selettiva pubblica, che abbia maturato un’anzianità di servizio di almeno tre anni negli ultimi cinque”, secondo quanto stabilito dall’art. 1 della Legge n. 205 del 27 dicembre 2017 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020”.
Si tratta di 52 contratti di lavoro dipendente a tempo pieno e determinato della durata di cinque anni, decorrenti dal 31 dicembre 2019, e prorogabili per altri cinque al termine dei quali è previsto l’ingresso nei ruoli del Sistema Sanitario Nazionale: 32 con la qualifica di Ricercatore Sanitario (Categoria DS), 20 con la qualifica di Collaboratore Professionale di ricerca sanitaria (Categoria D).
“Sono orgoglioso che nel nostro Ente il percorso della Piramide della Ricerca sia arrivato a compimento, un percorso al quale abbiamo contribuito anche a livello normativo, e che da oggi possiamo contare stabilmente su altissime professionalità: questi 52 ricercatori e addetti alla ricerca hanno dimostrato negli anni di essere un patrimonio dell’Ente, un patrimonio che non dovevamo e potevamo disperdere. Se fino ad oggi sono stati a servizio dell’Istituto, adesso ne sono parte integrante, ne sono i proprietari”, ha dichiarato il Direttore Generale Nicola D’Alterio, “le procedure tecniche di selezione sono state articolate, per questo ringrazio la Direzione Amministrativa e il responsabile del reparto Risorse Umane, Luca Di Tommaso, che hanno operato al meglio nei tempi più brevi possibili. È davvero un buon auspicio per l’anno nuovo” ha aggiunto il DG D’Alterio “non solo per i lavoratori che finalmente avranno la sicurezza che meritano, ma anche per l’Istituto che poggerà su basi ancora più solide”.
Il Direttore Amministrativo, Lucio Ambrosj, si è detto felice per il rinnovamento dell’Ente e, augurando a tutti buon lavoro, ha concluso: “Siete il futuro del nostro Istituto ed è giusto che abbiate un lavoro qualificato e sicuro qui, nel nostro territorio”.