Poco dopo le 10 di questa mattina i rappresentanti legali di Deco Spa di Rodolfo Di Zio hanno ottenuto dai tre curatori fallimentari del Cirsu le chiavi per la gestione degli impianti di Grasciano del consorzio intercomunali rifiuti solidi urbani.
Passaggio di consegne dunque avvenuto da CSA, il Consorzio Stabile Ambiente che aveva gestito la struttura dal 2014 sino ad un anno fa, alla Deco. Un’operazione decisa dal Tribunale che ha confermato lo scorso 13 giugno il provvedimento adottato a suo tempo dalla Regione ed impugnato da CSA. Un atto formale a cui ha preso parte anche il dirigente regionale dell’Area Rifiuti Franco Gerardini.
Nei prossimi giorni la Regione rilascerà al nuovo concessionario l’autorizzazione integrata ambientale, documento necessario affinché Deco Spa possa gestire l’impianto di Grasciano. Gerardini guarda anche al nuovo invaso, “Grasciano 2″, considerato un importante assett del polo tecnologico perché di impianti di smaltimento, pur residuali, comunque ce n’è sempre bisogno per dare sicurezza su base pluriennale al sistema di gestione integrato dei rifiuti. Ma servono degli interventi.
I rifiuti ancora presenti nelle strutture del Cirsu dovranno essere portati via. La Deco ha provveduto da tempo ad ottemperare gli impegni affidatigli dalla Regione, cioè rimuovere circa 3mila tonnellate di sostanze. Manca la parte assegnata al CSA, circa 9mila tonnellate. Al passaggio di consegne presente anche il sindaco di Diego Di Bonaventura che in questi ultimi anni ha portato avanti una battaglia a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.
Intanto, i rappresentanti di Deco hanno assicurato da subito la presenza di un servizio di guardiania. E già nei prossimi giorni inizieranno i primi interventi all’interno del polo tecnologico in attesa di avere l’autorizzazione integrata ambientale per l’operatività totale che prevede nel frattempo la sistemazione e la ristrutturazione degli impianti di trattamento.
Presenti anche alcuni ex operai di Sogesa, la società considerata il braccio operativo di Cirsu fallita nel giugno del 2012. Mimmo Daniele, Fausto Contrisciani, Sergio Di Diomede, Antonio Di Crescenzo da allora hanno sempre portato avanti una battaglia per la legalità all’interno della struttura di Grasciano, a difesa del posto di lavoro che hanno perso e non hanno più ritrovato. L’arrivo di Deco di Rodolfo Di Zio riconsegna loro una speranza.