Nereto. Nella prima notte di coprifuoco, lo scorso 7 novembre, senza apparenti motivi, aveva danneggiato una serie di arredi urbani nel centro di Nereto.
Fioriere, vasi ma anche cassonetti dei rifiuti, rovesciati e in alcuni casi rotti. In pratica tutto quello che si era trovati davanti. Dietro a quel raid, che aveva suscitato forti reprimende, anche sui social, c’era un giovane di Nereto, 19 anni, che ora dovrà rispondere del reato di danneggiamento aggravato e continuato.
A portare i carabinieri sulla pista giusta è stata la visione, attenta, delle immagini delle telecamere di video-sorveglianza disseminate lungo il percorso seguito dal 19enne. Poi attraverso la testimonianze di alcuni residenti, i militari della stazione di Nereto hanno dapprima identificato il presunto autore della scorribanda notturna di circa un mese fa. Poi, dopo essere stato convocato in caserma e, di fronte agli addebiti mossi dai carabinieri, il giovane ha ammesso le proprie responsabilità.
Le motivazioni. Alla base dei danneggiamenti a raffica in alcune vie del centro (piazza Cavour, via Verdi, viale Roma e alcune stradine periferiche), pare che ci fosse una sorta di delusione amorosa, ragione per la quale poi il 19enne avrebbe sfogato la sua rabbia contro tutti gli arredi urbani incontrati nel suo cammino.
Oltre alla denuncia, il giovane è stato multato di 280 euro per aver violato il coprifuoco sancito dal Dpcm. Analoga sanzione per un suo amico, che però non aveva preso parte ai danneggiamenti.