“Caro Babbo Natale, visto che l’anno scorso non mi hai dato retta ci riprovo anche quest’anno: per favore, fai finire il Covid!”. Comincia così la letterina di Paolo, 6 anni, tra i tantissimi bambini teramani ad aver preso carta e penna per rivolgersi all’amato panciuto dalla barba bianca.
Come Flavio, che chiede “un libro sulle civiltà della Mesopotamia” insieme a tanto amore e salute per la sua famiglia e invita Santa Claus a non dimenticarsi “di portare doni a tutti i bambini del mondo”. Oppure Emma, che vorrebbe “una cucciola” e promette che se ne prenderà cura e le vorrà bene, e Francesco, che vorrebbe ricevere “un abbonamento per teatri e musei”.
Rachele nel suo post scriptum aggiunge “Cercherò di crederti finché posso”, mentre Matteo ha una richiesta particolare, anche se vagamente interessata: “Ti prego, convinci mio zio a fare il vaccino. Così può venire a casa nostra e mi porta il regalo”. Alice in cambio dei regali promette di essere “più gentile con nonna” e Giulia assicura che farà “i compiti bene” e “alle due non farà più capricci”. Sempre in tema di buoni propositi per il nuovo anno, la piccola Valeria ne ha uno su tutti: “Forse l’anno prossimo scriverò la mia letterina da sola, senza l’aiuto di mamma”.
Ma non sono solo i bambini a credere alla magia del Natale. Tra le missive raccolte dai portalettere c’è anche quella di Claudio, che scrive così: “Sono un uomo fortunato e ho tutto quello che desidero. Ho una moglie meravigliosa e una bambina che mi riempie di coccole e baci. Se proprio vuoi regalarmi qualcosa, regalami tanta salute a me, a i miei familiari e amici. Se trovi un paio di guanti da moto e un maglioncino che non sia nero, blu o marrone, mi rendi felice”.
Una tradizione, quella delle letterine a Babbo Natale, che si rinnova ogni anno, come conferma il direttore dell’ufficio postale di via Giacomo Paladini (Teramo Centro), Raffaele Guardiani: “In questi giorni capita spesso di vedere bambini tra i nostri “clienti”, che accompagnati dai genitori oppure dai nonni vengono a spedire la loro letterina. Alcune di queste sono indirizzate correttamente al villaggio di Babbo Natale a Rovaniemi, in Lapponia, e provvediamo a proseguirle verso la destinazione indicata. Le altre, prive di affrancatura oppure con indirizzi di fantasia, le accettiamo ugualmente con la “complicità” e il sorriso dei nostri impiegati allo sportello”. E c’è anche chi, come Elettra, ha un messaggio anche per gli addetti al recapito e sulla busta scrive “Fate presto a portarla a Babbo Natale!”.
Un “dono”, quest’anno, lo ha ricevuto anche l’ufficio postale di Teramo Centro: “I ragazzi delle parrocchie Duomo, Sant’Antonio e Carmine – continua Guardiani – impegnati nel percorso verso la cresima, ci hanno omaggiato con uno speciale albero di Natale realizzato da loro, che abbiamo collocato nella sala al pubblico. Un ringraziamento a loro e alle parrocchie, da parte di tutto il personale dell’ufficio postale”.