E’ successo ieri notte a Mosciano, quando una giovane è stata accompagnata dalla mamma al Servizio di Continuità Assistenziale notturna ma la porta era chiusa. A quel punto hanno deciso di contattare il numero di cellulare scritto sul foglio all’esterno della struttura di via Borsellino.
Le due donne si sono accorte che il telefono squillava all’interno della porta ma nessuno rispondeva. Il medico, infatti, si trovava all’interno ma molto probabilmente stava dormendo. Dopo venti minuti ha aperto finalmente la porta e, ancora assonnato, ha consigliato alla ragazza di fare un’iniezione di antidolorifico.
Il dottore si è semplicemente cautelato chiedendo se non fosse allergica, senza visitarla o proporre di fare la puntura nell’ambulatorio.
Per fortuna che la donna aveva tutto l’occorrente a casa e ha somministrato autonomamente il farmaco alla figlia che così ha potuto riposare qualche ora prima dell’ultimo scritto dell’esame di stato. Restano però alcuni dubbi sull’efficacia del servizio notturno gestito dalla Asl.
foto da archivio