Le segreterie provinciali Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, hanno convocato per domani una conferenza stampa davanti alla Metallurgica Abruzzese (Marina di Mosciano Sant’Angelo), “a seguito dell’inaccettabile infortunio mortale avvenuto questa mattina ai danni del lavoratore Tonino Fanesi per proclamare lo sciopero del settore metalmeccanico in provincia di Teramo per venerdì 16 settembre 2022”.
”Non passa giorno e, senza tema di smentita possiamo iniziare a dire, non passa ora che c’è chi esce al mattino per recarsi al lavoro e non ne farà mai più ritorno – dicono invece il segretario UGL Abruzzo, Gianna De Amicis Ed il segretario UGL Teramo, Alberto Di Battista – L’Ugl lancia l’ennesimo grido di allarme su una intollerabile strage che conta numeri importanti, solo nel da gennaio 2022 a luglio i morti sul lavoro sono stati 569 con una media di circa 81 decessi al mese e senza considerare gli infortuni sul lavoro e quelli che avvengono nel tragitto casa-lavoro e viceversa. In questa campagna elettorale non se ne parla abbastanza, e noi crediamo che, invece, il governo che si andrà a formare dovrà prevedere urgentemente al varo di nuove norme che possano almeno in parte frenare questa ecatombe, con una intensificazione dei controlli e di pari l’aumento degli organici negli ispettorati del lavoro e non solo, ad esempio prevede sgravi fiscali per le aziende più virtuose in tema di incidenti sul lavoro”.
Per l’associazione “Campetto Occupato” di Giulianova, dove l’operaio viveva (striscione in foto), “viveva nella nostra città, ed era stato costretto ad abbandonare il lavoro alla Betafence, perché l’azienda doveva speculare e buttare per strada i lavoratori e le lavoratrici. Da un paio di anni lavorava alla Metallurgica. Il declino della Betafence lo conosciamo fin troppo bene ed abbiamo sostenuto sempre le lotte degli operai. Lui si è dovuto coricare le maniche per campare i suoi tre figli. Adesso leggiamo i comunicati ipocriti delle istituzioni sulle morti sul lavoro, ma siamo gonfi di rabbia nel leggerli. Il sindaco di Giulianova ad esempio, che il lavoro non sa neanche dove sta di casa, alla Betafence si è visto solo per un paio di passerelle politiche. La verità è quella di sempre: c’è chi specula e chi muore per un tozzo di pane. Alla famiglia di Tonino tutto il nostro affetto e vicinanza e noi, nel nostro piccolo, per quel che possiamo, se volete ci saremo”.