A dirlo in una nota, il segretario generale CGIL Teramo, Giovanni Timoteo ed il coordinatore regionale INCA CGIL Abruzzo Molise, Mirco D’Ignazio.
“Un’indennità, finanziata con i fondi dell’area di crisi complessa, che non supera 500 euro mensili ma che rappresenta l’unica fonte di sostentamento per gente che non riesce a trovare una nuova occupazione. Donne e uomini, nella maggior parte dei casi ultracinquantenni, che vivono sulla propria pelle gli effetti di una crisi tutt’altro che temporanea. Persone che prima degli altri vanno aiutate”.
E ancora: “Il Decreto aiuti, invece, li esclude dal beneficio del bonus di 200 euro. Un decreto che nelle intenzioni dovrebbe servire a dare una risposta, seppure molto parziale, all’aumento dei prezzi, ma che, tra tanti limiti ed anomalie, non tiene conto di ha più bisogno. Mancanza di sensibilità sociale, incapacità tecnica o semplice dimenticanza? Impossibile saperlo, ma necessario intervenire. Va ricordato che il bonus dovrebbe intervenire per tutti i redditi al di sotto dei 35.000 euro ma, in questo caso, pur essendo molto al di sotto di quella misura, nulla è previsto per questi lavoratori. Per questo chiediamo all‘INPS e il Ministero di estendere ai lavoratori in mobilità in deroga il bonus, così come già previsto per i percettori di NASPI. In entrambi i casi si tratta di soggetti fragili che hanno perso il lavoro: non si capisce perché debbano avere trattamenti diversi. Su sollecitazione della CGIL e con accordo unanime della commissione, anche il CICAS ha inoltrato medesima richiesta all’INPS regionale”.