“Questa mattina siamo qui davanti al Mercatone Uno per ricordare a Di Maio e al governo gialloverde che “la crisi” delle imprese italiane “non va in vacanza”” dichiara Marilena Rossi coordinatrice Provinciale di Fratelli d’Italia.
“Il nostro Partito scende in piazza contemporaneamente in tutta Italia per una serie di manifestazioni davanti ai siti produttivi di aziende in crisi. Ogni realtà territoriale di Fratelli d’Italia ha scelto una delle aziende per le quali è stato istituito un “tavolo di crisi” nazionale presso il Ministero dello Sviluppo Economico: ne esistono quasi duecento, con quasi trecentomila lavoratori a rischio e quasi seicentomila nell’indotto. È questo il cuore della crisi industriale che il Ministero non riesce a gestire. Ma la maggior parte di questi 200 tavoli, che riguardano aziende medio grandi, a oggi non sono neanche mai stati riuniti dal dicastero di Luigi Di Maio. Il Ministero al massimo ha predisposto la proroga della “cassa integrazione” in attesa di “accompagnare” i lavoratori verso il “reddito di cittadinanza”.
Una delle crisi più gravi riguarda proprio il Mercatone Uno, 1800 dipendenti (42 quelli della sede Teramana) licenziati tramite whatsapp e altri 10.000 dell’indotto lasciati nel limbo della cassa integrazione da un Governo incapace persino di partecipare ai tavoli di crisi (l’ultimo quattro giorni fa)>> conclude Rossi.
“Per Fratelli d’Italia non servono politiche passive di accompagnamento verso il reddito di cittadinanza ma politiche attive di impresa per prevenire e salvaguardare il tessuto produttivo. Bisogna strutturare un sistema che incentivi la reindustrializzazione, preservando il tessuto imprenditoriale dando l’unica risposta che gli italiani vogliono: il lavoro” dichiara Francesco Di Giuseppe Vice Presidente di Gioventù Nazionale e dirigente nazionale di FDI.
“Chiediamo la creazione di un “pronto soccorso aziendale” va istituita una nuova Struttura Crisi di Impresa: un coordinamento stabile tra Mise, Regione, Associazioni di impresa e Sindacati non solo per gestire le emergenze ma per prevenire le crisi, utilizzando appieno i fondi europei e gli altri strumenti finanziari di cui spesso gli attori, anche pubblici, non sono a conoscenza. Questo consentirebbe di arrivare in tempo, prima che i danni aziendali e occupazionali diventino irrecuperabili.
Inoltre riteniamo assolutamente necessario che l’Italia ottenga una Commissario con delega economica produttiva nella nuova Commissione europea e denuncia la politica di nuova sudditanza, rinunciataria e minimalista che sembra profilarsi in sede europea” conclude Di Giuseppe.
All’evento ha preso parte anche la Consigliera di parità della Provincia di Teramo, Monica Brandiferri (nella foto), che ha manifestato solidarietà ai lavoratori raccogliendo le loro istanze con l’impegno di riportarle nelle sedi competenti ai fini di una risoluzione pronta ed efficace della problematica. “Ho preso atto del fatto – afferma la Consigliera Brandiferri – che allo stato attuale i lavoratori, attualmente in cassa integrazione, percepiscono una indennità irrisoria che non consente loro di vivere dignitosamente. Il loro motto è ‘Il Ĺavoro prima di Tutto’ e chiedono un intervento concreto da parte della regione Abruzzo ai tavoli ministeriali che miri alla loro ricollocazione”.